Paola, una laurea in Bocconi e tanti premi
Da Los Angeles a New York per un anno sabbatico. Così Paola Giuliano ha sospeso temporaneamente la propria attività di insegnamento alla Ucla Anderson School of Management, dove è professore associato nel dipartimento di Global Economics and Management, per dedicarsi completamente alla ricerca. Con una borsa di studi è entrata alla Russel Sage Foundation, un centro di ricerca di New York che ospita scienziati appartenenti a diversi ambiti, dall'economia alla psicologia, fino alle scienze politiche: "Questa multidisciplinarità è un valore perché mi consente di interagire con settori altrimenti inaccessibili". Dopo essersi laureata nel 1997 in Bocconi, ha fatto un phd a Berkley: "Durante il dottorato molti professori mi hanno fatto dubitare riguardo ai modelli tradizionali dell'economia e questo mi ha consentito di sviluppare un approccio più creativo ai problemi ma, nello stesso tempo, mi ha portato a operare in un contesto ibrido, nell'intersezione fra sociologia, antropologia ed economia". Tale metodologia emerge da molti dei suoi lavori e anche da quello di cui si sta occupando attualmente, che studia le performance scolastiche degli immigrati di prima e seconda generazione. Nel 2004, Paola Giuliano ha ricevuto lo Young Economist Award: "Quel premio è stato importante soprattutto per il fatto che mi ha dato un'identità come ricercatrice e le persone hanno iniziato a collocarmi in un field più specifico". Negli anni successivi sono arrivati altri riconoscimenti fra cui l'Ipums Research Award, nel 2013, grazie a un paper sulla differenza dei ruoli femminili nelle società che un tempo impiegavano l'aratro rispetto a quelle che non lo utilizzavano. "Raramente i premi hanno un valore monetario ma, quasi sempre, danno visibilità alla ricerca, soprattutto se ci si occupa di temi considerati meno rilevanti". Giuliano è, inoltre, research associate al National Bureau of Economic Research, research affiliate at the Centre for Economic Policy Research di Londra e research fellow all'Institute for the Study of Labor di Bonn.
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