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L'altruismo puo' spingere a vaccinarsi

, di Andrea Costa
Uno studio condotto da Vincenzo Galasso e colleghi rileva che le campagne centrate sulla protezione degli altri sono le piu' efficaci

Dare risalto ai benefici per la comunità in generale, anziché al puro interesse personale, è più efficace per indurre le persone a vaccinarsi contro il COVID-19. È questa la conclusione di una ricerca transnazionale condotta da Vincenzo Galasso, Vincent Pons, Paola Profeta, Martin McKee, David Stuckler, Michael Becher, Sylvain Brouard e Martial Foucault, riportata in un articolo (Addressing vaccine hesitancy: experimental evidence from nine high-income countries during the COVID-19 pandemic) apparso su BMJ Global Health.

La risposta alle campagne di informazione volte a incrementare i tassi di vaccinazione è un argomento di forte interesse sulla scia della pandemia COVID. La necessità di vaccinare il maggior numero possibile di persone ha reso quella che gli scienziati hanno definito "esitanza vaccinale," cioè la riluttanza a farsi vaccinare, un argomento di ricerca a sé stante, anche perché esiste la possibilità di pandemie future e i responsabili politici devono sapere come prevenire le conseguenze peggiori.



Vincenzo Galasso e i suoi colleghi hanno messo a punto uno studio unico sia per la sua ampiezza, in quanto copre nove Paesi dell'OCSE, che per il suo orizzonte temporale, essendo stato condotto in più ondate nell'arco di 18 mesi, da marzo 2020 (proprio all'inizio delle chiusure diffuse) a luglio 2021, su un totale di oltre 6300 intervistati. L'obiettivo era quello di verificare se le campagne informative potessero davvero influenzare il comportamento e convincere a vaccinarsi un maggior numero di persone e, in caso affermativo, quale tipo di messaggio fosse più efficace.

Per studiare quest'ultimo aspetto sono stati testati due diversi messaggi. Uno faceva esplicitamente leva sull'autoprotezione, l'altro su motivazioni più altruistiche. Mentre i messaggi di autoprotezione si sono rivelati inefficaci, tuttavia, l'esposizione a messaggi altruistici ha determinato una maggiore probabilità che i destinatari, dopo 6 mesi, riferissero di essersi vaccinati e questo effetto è stato maggiore nei Paesi che in quel momento stavano fronteggiando tassi di mortalità da COVID più elevati.

"Da tempo ci sono dubbi sull'efficacia delle campagne informative nel modificare effettivamente il comportamento delle persone," osserva Vincenzo Galasso. "I nostri risultati contribuiscono a questo dibattito e possono essere utili per la ricerca futura. La chiave di volta sta nel comprendere le circostanze in cui un messaggio è ritenuto rilevante per una parte della popolazione al punto da innescare un cambiamento nelle scelte, che poi viene effettivamente messo in pratica. Queste circostanze sono innegabilmente difficili da sondare e, di conseguenza, ogni ulteriore ricerca richiederà un approccio interdisciplinare."

Vincenzo Galasso, Vincent Pons, Paola Profeta, Martin McKee, David Stuckler, Michael Becher, Sylvain Brouard, Martial Foucault, "Addressing vaccine hesitancy: experimental evidence from nine high-income countries during the COVID-19 pandemic", BMJ Global Health, prima pubblicazione 22 settembre 2023, DOI https://dx.doi.org/10.1136/bmjgh-2023-012658