Il ruolo speciale, ma fragile, delle banche
Nicola Gennaioli, professore ordinario, Dipartimento di Finance, Università Bocconi
Il lavoro di Bernanke, Diamond e Dubvig ha dimostrato perché le banche svolgono un ruolo speciale nel sistema economico e perché la loro capacità di adempiere a tale ruolo è fragile. Il ruolo speciale delle banche consiste nel collegare i risparmi con gli investimenti a lungo termine. Da un lato, le banche hanno la competenza per selezionare i progetti di investimento a lungo termine da finanziare e la capacità di monitorare l'esecuzione di tali progetti. In questo modo, le banche promuovono investimenti produttivi a lungo termine. Dall'altro, le banche sono fornitori di depositi sicuri e a breve termine. In questo modo, le banche consentono alle famiglie e alle imprese di immagazzinare temporaneamente i propri risparmi, in vista di spese future. Le banche sono fragili perché queste due funzioni vitali a volte entrano in conflitto: durante un panico finanziario, i risparmiatori potrebbero voler riavere immediatamente i loro depositi, ma le banche non possono soddisfare questa richiesta perché gran parte di quei risparmi sono investiti in progetti a lungo termine che si ripagheranno in futuro. Per questo motivo, in caso di panico, i governi spesso forniscono alle banche un sostegno di liquidità. Quest'ultimo evita interruzioni nella realizzazione di nuovi investimenti o nel proseguimento di quelli esistenti e consente ai depositanti di accedere ai propri risparmi.
Roberto Perotti, professore ordinario, Dipartimento di Economia, Università Bocconi
"Ben Bernanke è il miglior esempio di accademico che ha dato un enorme contributo alla politica monetaria, soprattutto in momenti difficili", afferma Roberto Perotti, del Dipartimento di Economia e che è stato teaching assistant di Bernanke al MIT, commentando l'assegnazione del premio Nobel per l'Economia a Bernanke, insieme a Douglas W. Diamond e Philip H. Dybvig. "Il premio è stato assegnato a Bernanke per tre motivi: il suo studio della Grande Depressione e degli errori commessi in termini di politica monetaria in quel periodo; il suo studio dell'effetto acceleratore finanziario, cioè di come piccoli shock alla politica monetaria possano avere grandi effetti; i suoi studi sull'econometria della politica monetaria".