Un premio alla ricerca per Lorenzo Berto e Claris Azrael Teo
Lorenzo Berto, studente LL.M. in Law of Internet Technology della Bocconi, e Claris Azrael Teo, double degree student (LL.M. alla Bocconi e Singapore Management University), hanno vinto rispettivamente il primo e il secondo premio dei 4iP Council Research Awards, assegnati dal 4iP Council, un'organizzazione europea dedicata allo sviluppo di studi accademici ed empirici di alta qualità su temi legati alla proprietà intellettuale e all'innovazione.
Berto, nel suo paper, "Are you exhausted with NFTs already?", si occupa dei Non-Fungible Tokens ("NFTs"), che recentemente sono diventati la tendenza del momento. "Ho cercato di vedere gli NFT dal punto di vista legale e ho notato che gli NFT hanno un legame con il copyright. Gli NFT aggiungono un nuovo livello al pacchetto di diritti concessi al detentore del copyright, chiamato meta-ownership right, che viene rappresentato da un certificato digitale che prova che un dato file digitale appartiene a una persona specifica," dice Berto. Pertanto, il paper suggerisce che, mentre alcuni "vecchi" strumenti sono ancora rilevanti, il copyright dovrebbe riconoscere che gli NFT sono oggetti digitali peculiari; quindi, alcuni principi consolidati dovrebbero essere rivalutati. In particolare, la distinzione tra oggetti fisici e digitali rispetto all'esaurimento del diritto di distribuzione non sembra più valere, quando si tratta di mercati secondari di NFT.
Teo, nel suo paper, "The fight against counterfeit goods on Instagram," illustra come, con l'avvento dei social media e dell'e-commerce, la contraffazione si sia ulteriormente diffusa. "Il paper non ha semplicemente identificato le lacune della legge e proposto soluzioni legali, ma ha anche cercato di capire altri fattori che contribuiscono alla contraffazione e proporre soluzioni alternative per combatterla. La lotta contro la contraffazione dovrebbe essere uno sforzo congiunto dei governi, delle piattaforme di social media, dei provider di internet, dei brand stessi e della comunità," dice Teo.
L'LLM in Law of Internet Technology è un Master of Laws che sta lanciando la sua sesta edizione (in questo momento le iscrizioni del round primaverile sono aperte). Il programma è completamente dedicato all'esplorazione del rapporto tra il diritto e le tecnologie digitali. Infatti, fornisce una panoramica approfondita sulle questioni giuridiche emergenti nell'era digitale, quali: l'uso di sistemi di intelligenza artificiale, la protezione della proprietà intellettuale, la concorrenza nei mercati digitali, la protezione dei dati.
"Siamo davvero orgogliosi dei risultati dei nostri studenti," dice Oreste Pollicino, direttore del programma. "Siamo determinati ad allargare ulteriormente la nostra comunità e non vediamo l'ora di estendere la rete LL.M. a un numero sempre maggiore di paesi."
"La struttura del programma riflette anche i cambiamenti senza precedenti dell'era digitale a cui assistiamo ogni giorno," aggiunge Marco Bassini, coordinatore del programma. "Per questo motivo, nella prossima edizione il programma includerà anche nuovi corsi sulla sostenibilità digitale, sui contratti online e sulla legal tech, che sono tra le materie più delicate."
"LL.M. è stata un'esperienza importante per me. In particolare, ho apprezzato l'ambiente internazionale. Allo stesso tempo, il programma si concentra anche sull'Unione Europea, un aspetto fondamentale per me, visto che sono un avvocato italiano e lavoro nel contesto europeo," commenta Berto.
Teo continua dicendo: "Sono assolutamente d'accordo. Inoltre, alla luce della glocalizzazione delle tecnologie internet, il programma LL.M. cerca di comprendere le principali questioni legali all'interno delle tecnologie di internet che sono prevalenti a livello globale e incoraggia le persone di tutto il mondo ad aderire e partecipare."