Twitter rivela le nostre emozioni nel corso della pandemia
I provvedimenti politici durante la pandemia di COVID riescono a stimolare emozioni, secondo i primi risultati di EmoMap - Mapping Emotions during COVID-19 pandemic using Twitter data, un progetto che coinvolge ricercatori di Bocconi, Hertie School e Central European University nell'ambito di CIVICA Research. I policymaker non saranno però felici di sapere che l'emozione predominante legata alla politica, in questo periodo, è la rabbia.
"Stiamo usando il Natural Language Processing (NLP), una tecnica di machine learning, per analizzare milioni di tweet raccolti durante la pandemia al fine di indagare la formazione e l'evoluzione delle emozioni", dice Nicoletta Balbo, sociologa della Bocconi e principal investigator del progetto.
Il progetto mira a stabilire uno strumento universale per la mappatura delle emozioni partendo dall'attività sui social media. Tuttavia, la pandemia fornisce un esperimento naturale unico, perché è stata un amplificatore di emozioni e paure, nonché un acceleratore del processo di digitalizzazione.
Il corpus di tweet attualmente sotto analisi proviene dall'Italia, ma un processo simile sarà ripetuto per Germania e Ungheria.
In un prossimo futuro, sarà disponibile pubblicamente sul sito web Covidcrisislab della Bocconi (www.covidcrisislab.unibocconi.eu) una dashboard accessibile al pubblico contenente l'evoluzione in tempo reale delle emozioni, percezioni e opinioni dei cittadini dall'inizio della pandemia.
Nella sua versione attuale, ancora in costruzione, la dashboard permette di capire come variano le emozioni per gruppi e nel tempo. La segmentazione è possibile per area geografica (regioni italiane), genere ed età in relazione a quattro emozioni (rabbia, paura, gioia e tristezza) e quattro argomenti di discussione (politica, vaccini, economia e salute). Gli utenti possono anche dettagliare la relazione argomento-emozione per fasce d'età, scegliendo, ad esempio, di osservare l'evoluzione dei tweet di persone nella fascia d'età 19-29 che esprimono paura in relazione all'economia.
Considerando il periodo da febbraio 2020 a febbraio 2021, la rabbia è l'emozione più comune nei tweet relativi alla politica, mentre la paura prevale in quelli relativi ai vaccini. La maggioranza relativa dei tweet riguardanti la salute e l'economia ha, invece, un tono neutro. "Cambiamenti nelle emozioni sono chiaramente osservabili in reazione agli annunci dei nuovi regolamenti COVID", afferma Balbo.
Le regioni del Nord Italia più colpite dalla pandemia nel suo primo anno (e in particolare la Lombardia) mostrano la quota più bassa di tweet neutri relativi a tutti gli argomenti.
Il progetto EmoMap passa ora a una fase successiva, quella dell'interpretazione. "Ora dobbiamo - e grazie alla dashboard, possiamo - capire il modo in cui le convinzioni si formano e variano per gruppi e nel tempo; come la fiducia nel governo, nelle autorità sanitarie pubbliche, negli esperti e nel futuro si sia evoluta durante la pandemia; la struttura sociale alla base dei modelli e della diffusione delle emozioni e delle opinioni; e in che misura le emozioni e le percezioni possano essere collegate alle scelte di vita degli individui", dice Balbo. "E inoltre, le discussioni con la rete di studiosi che si è formata intorno a questo progetto stanno stimolando idee per nuove ricerche".
I partecipanti al progetto includono anche demografi (Arnstein Aassve e Letizia Mencarini) epidemiologi (Alessia Melegaro) e data scientist (Dirk Hovy) dell'Università Bocconi, insieme a data scientist della Hertie School (Slava Jankin e Hannah Bechara) e della Central European University (Márton Karsai, Júlia Koltai e Adriana Manna).
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