Michele, l'ovetto e la colonna sonora
In posa per le foto di rito alla prima di Non è tempo per noi, Michele aveva in tasca un oggetto dal quale non si separa mai: una sorta di maracas a forma di uovo, un po' portafortuna e un po' strumento per tenere il ritmo della sua vita. Michele Sodano, 22enne agrigentino studente di economia aziendale e management (Cleam), del film girato dagli studenti Bocconi è l'autore della colonna sonora. Una sfida che lo impegnato per quattro mesi e che è stata l'ennesima tappa nel cammino parallelo, studio dell'economia e sperimentazione musicale, che Michele sta portando avanti.
![]() |
La musica ha sempre fatto parte della vita del giovane studente: "Mi raccontano che da piccolissimo, potevo avere tre anni, giravo per casa tenendo il tempo delle canzoni di Renzo Arbore con il sonaglino", racconta. Un interesse che lo ha portato a studiare musica per alcuni anni, una volta cresciuto, ma che, allo stesso tempo, gli ha fatto scoprire anche una certa avversione per le regole troppo rigide del solfeggio e delle partiture. "Ho smesso quindi abbastanza presto lo studio teorico e non ho più toccato uno spartito fino ai 13-14 anni. Sono stati i Queen a farmi tonare l'amore per il pianoforte. Da allora, però, ho continuato come autodidatta". Oggi Michele registra, soprattutto attraverso la tastiera collegata al proprio computer, praticamente tutti gli strumenti, mentre in università collabora con BStudents tv di cui è diventato direttore musicale. Ed è il suo eclettismo, oltre che l'amore per l'orchestrazione, che lo hanno portato a immaginare le musiche per il film. "Alessandro Valbonesi e Walter Rauti, gli autori del film, hanno subito pensato a me per la colonna sonora e a fine maggio mi hanno consegnato un pre-montaggio del film", racconta. Il lavoro, nella mente di Michele, ha avuto preciso punto d'inizio: "La scena che segna lo sbocciare dell'amore tra i due protagonisti. Quando ci sono le emozioni di mezzo, è tutto più semplice". Da qui, poi, ha proceduto scena per scena, creando la struttura al pianoforte e poi costruendovi intorno il tema con gli altri strumenti, strizzando l'occhio anche alla musica elettronica. Non è tempo per noi è il primo lungometraggio che Michele mette in musica, ma è tutt'altro che la prima esperienza che lo lega al mondo dello spettacolo. In Bocconi tutto è cominciato nel 2009, quando ha lavorato per creare il musical Chicago, realizzato dall'Associazione arte, cultura, teatro e musica in Bocconi. "È stata un'esperienza molto interessante, avevo piena autonomia musicale per gli arrangiamenti e ho avuto anche modo di suonare sul palco alcuni pezzi". Il lavoro con l'Actmb continua poi l'anno successivo con Across the Universe, lo spettacolo ispirato ai Beatles per il quale, oltre ad arrangiare alcuni brani, Michele interpreta uno dei personaggi.Tra l'altro, se è vero che Michele Sodano preferisce la produzione musicale, la carriera da cantante aveva già avuto modo di assaporarla, già nel 2009, quando aveva tentato di entrare con il gruppo vocale 'Spencer Wifi' alla terza edizione di X Factor. "Ci siamo esibiti in diretta sul palco del programma, durante uno di quegli scontri che consentivano l'ingresso di nuovi concorrenti a programma già iniziato, ma purtroppo non siamo passati". Più di recente, Michele Sodano ha creato la musica per il prossimo spot del 118, la prima esperienza lavorativa in senso stretto: "Si tratta di una campagna del ministero della salute, per il corretto uso del numero di emergenza. Lavorare per la pubblicità è molto più complicato, perché devi rispondere a un cliente col quale, però, non hai modo di confrontarti momento per momento. Non è possibile creare quella sincronia e quella sintonia artistica che si instaura col regista di un film, ad esempio". Nel frattempo, Michele continua a mettere insieme musica e studio universitario (qui la sua pagina su soundcloud), sebbene ammetta "che non sia sempre così semplice". E se è ancora in attesa di chiarirsi le idee riguardo al proprio futuro, le ha invece già ben chiare su un punto: "Sono convinto che la circolazione e la fruizione della musica debbano essere libere. È il motivo per cui ho messo online l'intera colonna sonora del film, affinché chiunque possa ascoltarla e scaricarla senza divieti".