Le due vie dell'Egitto per i beni di largo consumo
L'Egitto è un mercato molto simile a quello italiano. I consumatori stanno cambiando i loro comportamenti di acquisto, dovendo affrontare la svalutazione della moneta locale, così come gli italiani sono alle prese con l'inflazione continua. D'altra parte, per controllare l'aumento dei prezzi e proteggere il potere d'acquisto dei consumatori, le aziende egiziane sono ora più concentrate sul miglioramento della produttività e dell'efficienza industriale. In questo contesto, le nuove tecnologie stanno diventando sempre più importanti in un mercato con tendenze di consumo comunque in crescita, grazie al continuo aumento della popolazione egiziana (oggi circa 109.000.000 di persone). Oggi, quindi, si può parlare di un nuovo passo nello sviluppo del Paese, perché "i produttori egiziani locali hanno dimostrato di essere in grado di produrre prodotti con la stessa alta qualità di qualsiasi prodotto importato nel settore FMCG (Fast moving consumer goods, ndr)", afferma Moustafa Hassanein, vice direttore generale di Maggie Metal Corporation, un'azienda familiare che funge da rappresentante locale per aziende di tutto il mondo (per lo più marchi italiani), soprattutto, ma non solo, nel settore Food & Beverage.
Acquistando materie prime locali (per assorbire le differenze tra USD e sterlina egiziana, EGP) e grazie ai minori costi di produzione, le aziende possono ridurre le spese totali e sostenere maggiori investimenti e la conoscenza di nuove competenze tra i giovani lavoratori. L'obiettivo è quello di stimolare un'attuale e crescente propensione dei consumatori verso i marchi locali che si traduce, a sua volta, in un consumatore più evoluto e orgoglioso. A conferma di ciò, in Egitto esiste un target rilevante di consumatori consapevoli di ciò che acquistano; scelgono prodotti di alta qualità e continuano a farlo, anche se riducono i volumi di acquisto, a causa dell'aumento dei prezzi.
"Vedo due opportunità principali nel mercato egiziano dei beni di largo consumo: la prima è l'esportazione di prodotti locali come la produzione agricola, la seconda è l'attività di produzione locale di beni di largo consumo, che attualmente vengono importati sul mercato egiziano a prezzi elevati. In quest'ultimo caso, l'opportunità è legata alle recenti tendenze del mercato a consumare e preferire i prodotti locali", sottolinea Hassanein, che ha concluso un MBA alla SDA Bocconi. "In definitiva, dopo che l'Egitto si sarà ripreso dall'attuale fase di stallo economico, causata dalla temporanea instabilità del tasso di conversione dell'EGP rispetto al dollaro USA, il consumo di prodotti di largo consumo è destinato a crescere come in passato".
Inoltre, il ruolo delle nuove tecnologie permette di guardare un po' più in là, in due direzioni diverse, orizzontalmente oltre i confini egiziani verso altri mercati della stessa regione geografica e, verticalmente, verso le piccole imprese. "Il commercio transfrontaliero e la cooperazione commerciale non sono mai stati così facili. Le aziende di tutti i settori stanno diventando più consapevoli e più dipendenti dalla tecnologia nelle loro attività", conclude Hassanein, che ha anche constatato "l'importanza di fare affari via cellulare con le piccole imprese, soprattutto quelle locali, in molti settori, dove le ha aiutate ad avviare start-up o ad aumentare significativamente le vendite sia sul mercato locale che su quello internazionale".