L'arte del manager
C'è gran fermento nella sala al piano terra del bell'edificio al centro di Milano nel quale ha sede la Galleria Cardi, una delle più importanti in Italia per l'arte contemporanea. Si sta allestendo un vernissage, uno di quegli eventi cultural-mondani che Nicolò Cardi, 28 anni, figlio del fondatore Renato e laureato in Bocconi nel Corso di laurea in economia aziendale con una tesi sui "Fondi di investimento nell'arte", ha contribuito a lanciare in Italia. "Vivo gran parte del mio tempo a New York", dice Nicolò, completo blu scuro, look e piglio da manager navigato nonostante la giovane età, "e lì, come del resto a Londra, i vernissage dove l'arte si mischia con il mondo della finanza, dello sport, del cinema sono la regola mentre da noi il mondo dell'arte è sempre stato restio a queste contaminazioni, ingessato nel proprio isolamento. Io ho voluto proporli anche qui e ho avuto grande successo, visto che sono presenti sempre centinaia di persone e la Galleria Cardi è leader in Italia in questo settore".
Ma da evento l'arte, specialmente in tempi difficili per la borsa, può facilmente trasformarsi in redditizia e alternativa forma di investimento, soprattutto quando si hanno l'esperienza sul campo, le conoscenze e la preparazione data dagli studi universitari per lanciarsi in una nuova e stimolante avventura: l'art advisory.
"I nostri clienti sono le grandi banche, italiane ma anche svizzere e inglesi", spiega Nicolò, "che per conto dei loro clienti comperano opere d'arte. Generalmente si tratta di risparmiatori che investono in arte una parte del loro patrimonio, a noi spetta consigliarli per il meglio, sia relativamente a quali autori privilegiare sia, nell'ambito di uno stesso autore, quali opere scegliere".
Un insieme di variabili, quelle di cui deve tener conto Nicolò Cardi, che gli serviranno poi per investire in modo redditizio capitali spesso importanti: "E' chiaro che essendo nato in questo ambiente sono avvantaggiato, respiro quest'aria da sempre. In più si sono rivelati importanti gli studi in Bocconi, in particolare i corsi di finanza aziendale, che mi hanno dato un'organizzazione mentale, una visione di business fondamentale per portare un'impresa ad avere successo. Sono queste due componenti, l'esperienza sul campo e gli studi, che mi hanno permesso di avviare questa attività".
Ma il mondo di Nicolò Cardi non è solo arte e finanza, parte del suo tempo e della sua popolarità è impiegata in attività benefiche al fianco di alcuni coetanei dai nomi importanti: "Faccio parte di Milano Young, un'associazione benefica il cui obiettivo è promuovere iniziative di aiuto, dirette a situazioni di emergenza e difficoltà per favorire lo sviluppo di popolazioni in condizioni di bisogno, attraverso la costruzione di ospedali, strutture sanitarie, asili e residenze di accoglienza. Ho l'incarico, insieme con Barbara Berlusconi, di vicepresidente, mentre il presidente è Geronimo La Russa. Inoltre", continua Nicolò, "sono anche socio del Centro Dino Ferrari, che si occupa di applicare l'innovazione nell'ambito delle neuroscienze allo studio delle cause, dei meccanismi patogenetici e delle terapie delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative".
Business, mondanità e impegno sociale, non necessariamente in quest'ordine, sono queste le grandi passioni di Nicolò Cardi, 28 anni, bocconiano.