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Il velo svelato: un premio a Naila Shofia

, di Fabio Todesco
Uno studio sulle motivazioni della crescente popolarita' del velo musulmano in Indonesia le e' valso l'Economics Job Market Best Paper Award della Unicredit Foundation

Naila Shofia, dottoranda del PhD Bocconi in Public Policy and Administration, è tra i cinque vincitori dell'Economics Job Market Best Paper Award di Unicredit Foundation, riservato ai dottorandi che partecipano all'European Economic Job Market, che si sta svolgendo virtualmente. Il premio è stato consegnato ieri.

Nel suo job market paper, "Modestly Ambitious: Religious Veiling and the Public Role of Women" (CLICCA QUI per un post sul blog Development Impact della Banca Mondiale), Naila Shofia riesamina un simbolo della religiosità femminile: il velo musulmano. Mentre il velo è comunemente visto come un segno di fondamentalismo religioso o di oppressione delle donne, l'evidenza mostra che questa pratica non implica né povertà né mancanza di istruzione. L'autrice raccoglie un nuovo set di dati, basato sulla codifica di sue decenni di foto degli annuari delle scuole superiori in 49 distretti dell'Indonesia e dimostra che il velo rappresenta uno sforzo delle giovani donne mirato a conciliare il loro desiderio di beneficiare delle nuove opportunità economiche con le norme sociali prevalenti.

"Il velo segnala alcuni attributi, come la femminilità, il rispetto delle regole o la fedeltà. Tale segnale", spiega Shofia, "aiuta le giovani donne a controbilanciare i tratti associati all'atto di accettare un lavoro fuori casa, come l'autonomia, l'ambizione o la disattenzione alla morale tradizionale, che possono essere in conflitto con le norme sociali. Di conseguenza, la diffusione del velo aumenta quando ci sono più opportunità di lavoro, in quanto ci sono più incentivi ad uscire di casa per le donne, che allo stesso tempo vogliono mantenere la loro reputazione sociale".