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Persone Sara Pacioselli

Il Caos calmo di Sara Pacioselli

, di Davide Ripamonti
Quando la scrittura diventa un mezzo catartico per se stessi, ma soprattutto una testimonianza tangibile di come la motivazione, perseveranza e volontà di migliorare ed intraprendere un percorso di sviluppo personale possa aprire nuove strade, nonché lenire le ferite.
Con l’obiettivo di aiutare le donne vittime di abuso narcisistico, l’Alumna del corso Acme ha dato la luce al suo primo romanzo, Caos calmo in evoluzione

Una relazione tossica con un compagno o una compagna narcisista toglie certezze, la gioia di vivere e la fiducia in se stessi, minando alla stabilità fisica e mentale della vittima stessa. 

Uscire da un abuso è difficile, soprattutto se non si riconoscono i campanelli di allarme e le dinamiche che l’abuso crea. Oltretutto è fondamentale ricevere un sostegno e se possibile intraprendere un percorso psicologico. Per chi si trova in questa delicata e difficile situazione anche un libro può essere rivelatorio e d’aiuto. È quello che ha pensato, e messo in pratica, Sara Pacioselli, 30 anni, di Terni, laureata in Bocconi in Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment, consulente senior di marketing, precedentemente responsabile advisory della Corporate Digital Academy in Cerved, che ha pubblicato come self publisher il suo primo libro, Caos calmo in evoluzione. Il romanzo verrà presentato a Torino, al Salone del libro, dal 9 al 13 maggio. 

“Si tratta di un romanzo di rinascita della protagonista, dopo aver vissuto per anni una relazione tossica e abusante”, spiega Sara. “L'ho scritto per tutte le donne che hanno bisogno di raggiungere maggiore consapevolezza e spunti pratici per uscire da una relazione con un narcisista patologico. Un supporto utile da affiancare a un percorso psicologico o della natura di cui la vittima ha bisogno”. La passione per la scrittura e per l’ambito della cultura c’è sempre stata in Sara, da qui anche la scelta del corso di laurea. “Non avrei mai scelto un corso di economia pura, probabilmente non avrei frequentato la Bocconi se non ci fosse stato un percorso di economia e management applicato ai settori culturali”, dice. Il periodo di scambio trascorso alla Erasmus University di Rotterdam ha rafforzato il suo interesse per il settore dei media, in particolare quelli digitali, così come le prime esperienze lavorative, in KPMG nell'ambito del digital learning e quindi come consulente e business developer in Digited. “L’idea di scrivere un libro era un progetto che avevo in mente da tempo”, racconta, “già da piccola, intorno ai 10 anni, scrivevo. La scelta del soggetto è andata maturando a seguito della possibilità di dar voce ad un’esperienza di vita, una sorta di esperienza catartica”. Nel libro viene raccontata l’evoluzione del processo di guarigione della protagonista, che si trova a vivere montagne russe emotive tipiche di una relazione abusante per poi arrivare ad una rinascita e ad una forte autoconsapevolezza.

“Non sono una psicologa ma l'amica seduta sul divano con te, tuttavia essendo più consapevole della tematica, sono un’amica che può fornirti una visione più concreta e può, quindi, aiutarti”. Il libro, però, non è l’unico strumento: “Volendo lasciare un'impronta tangibile e soprattutto avendo il desiderio di aiutare le vittime di abuso, ho iniziato un percorso di coaching e ho aperto una pagina instagram dedicata all' ascolto proattivo delle vittime che necessitano di consigli. Le richieste avvengono in forma anonima e la risposta, potendo essere di aiuto, viene condivisa sulla pagina instagram (@seipolicromia)”, riprende Sara. “Da ultimo, è andato live il canale Spotify, Caos calmo in evoluzione, dove, a partire da spunti, citazioni e pensieri della letteratura classica e moderna, riesco a dare vita alle pagine del mio libro e non solo”. E adesso il Salone del libro, una nuova ed emozionante esperienza a cui stenta ancora a credere, pur avendo lavorato sodo per raggiungere il suo obiettivo: “Non volevo che il libro fosse distribuito solo su Amazon ma che finisse anche nei cataloghi di Mondadori e Feltrinelli, cosa che poi è accaduta. Quest’anno al Salone c’è un’area dedicata al self publishing, mi sono candidata e una giuria di editori mi ha selezionata”, racconta Sara. “Un’opportunità bellissima per conoscere scrittori e personaggi della cultura e dello spettacolo, oltre che una grande soddisfazione personale. Ma, anche, un ottimo momento per potersi confrontare con chi fa questo di professione”.