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Gli algoritmi non conquisteranno il mondo

, di Andrea Costa
Luca Trevisan, titolare della Cattedra Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi in Computer Science, sfata nella sua Lectio Inauguralis alcune preoccupazioni molto diffuse su cio' che le macchine possono e non possono fare

La sicurezza e la riservatezza dei nostri dati e la sicurezza delle applicazioni crittografiche non sono garantite dalla potenza degli algoritmi, ma dalla loro incapacità di risolvere alcuni problemi matematici, come spiegherà oggi Luca Trevisan, direttore del Master of Science in Artificial Intelligence, in occasione della Lectio Inauguralis della sua Cattedra Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi in Computer Science. La Lectio Inauguralis, preceduta da una introduzione del rettore Francesco Billari e seguita dal saluto conclusivo del presidente della Bocconi Andrea Sironi, vedrà anche l'intervento di Salil Vadhan (Harvard University).



"Negli ultimi anni abbiamo investito nella ricerca in intelligenza artificiale e computer science aprendo un nuovo dipartimento e nuovi programmi di formazione: dalle lauree triennali ai PhD," spiega Billari. "Un investimento indispensabile per un'università che vuole continuare a essere alla frontiera nel campo delle scienze sociali e del management. Un investimento possibile grazie alla vicinanza di donatori lungimiranti come la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, che ha scelto di sostenere attraverso questa cattedra la ricerca a lungo termine sulla progettazione e sui limiti degli algoritmi."

L'idea principale della lezione di Luca Trevisan è che, contrariamente a quanto si crede, gli algoritmi non possono e non potranno mai fare tutto. Gli algoritmi, è bene ripeterlo, sono le "ricette" che indicano ai computer come risolvere dei problemi. Nel corso del tempo, gli scienziati informatici hanno inventato e continuano a inventare algoritmi sempre più veloci ed efficienti, e sono proprio questi algoritmi sempre più efficienti, insieme allo sviluppo di computer sempre più potenti, a costituire gli elementi sui quali si appoggia la rivoluzione digitale a cui stiamo assistendo.

Ma, come sottolinea lo stesso Trevisan, "ci sono dei limiti a ciò che gli algoritmi possono fare, e questa è una cosa molto positiva. È molto importante essere consapevoli che non esistono algoritmi in grado di fare alcune cose molto specifiche. Da questo punto di vista, lo studio dei limiti degli algoritmi, che è uno dei miei interessi di ricerca, si collega direttamente alla sicurezza dell'infrastruttura digitale su cui facciamo affidamento ogni giorno."

Salil Vadhan, il cui intervento sarà su "The Foundations of Computer Security and Privacy", è Vicky Joseph Professor of Computer Science and Applied Mathematics presso la Harvard University School of Engineering and Applied Sciences e direttore dello Harvard Center for Research on Computation and Society. Le sue aree di ricerca comprendono la complessità computazionale, la crittografia, la casualità nel calcolo e la privacy dei dati.

La Cattedra Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi in Computer Science sostiene la ricerca a lungo termine sulla progettazione di algoritmi, sullo studio dei limiti degli algoritmi e sulle interazioni tra la ricerca sugli algoritmi e la matematica pura. In particolare, intende sostenere le opportunità di ricerca per i giovani studenti Bocconi, nei programmi di PhD dell'università e nel nuovo Master of Science in Artificial Intelligence.

The Weakness of Algorithms

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