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Giovanni Iudica svela i tanti volti di Gesualdo

, di Davide Ripamonti
Principe, assassino ma soprattutto sublime musicista, Carlo Gesualdo viene ricordato a Milano a novembre in un Festival organizzato dal docente della Bocconi in occasione dei 400 anni dalla sua morte

A 400 anni dalla morte la figura di Carlo Gesualdo, principe di Venosa e tra i grandi musicisti della storia italiana, torna alla ribalta con un Festival a lui dedicato, organizzato a Milano dal 18 novembre su iniziativa di Giovanni Iudica, ordinario di diritto civile all'Università Bocconi, che presenterà per l'occasione il volume Il caso Gesualdo (edizioni La Vita Felice). "Gesualdo per lo stile e i cromatismi estremi che usava è considerato un precursore della musica contemporanea", spiega Iudica, " la sua influenza su grandi autori moderni come Bartok e Ligeti è superiore a quella che hanno avuto compositori più celebrati come Verdi e Donizetti".

Iudica, che considera la musica "il mio divertimento, come per altri è il golf o il poker", ha organizzato una manifestazione complessa, che si dipana lungo quattro direttrici: musicale, culturale, audiovisiva e teatrale. "Dopo la presentazione del Festival, l'8 novembre a Palazzo Reale, dal 18 si susseguiranno una serie di eventi, concerti e dibattiti in location prestigiose come il Duomo di Milano, il Teatro alla Scala, l'Auditorium San Fedele e il Piccolo Teatro", continua il docente della Bocconi, "ai quali prenderanno parte musicisti di calibro internazionale come Hilliard Ensemble e De Labyrintho, oltre ai massimi studiosi di Gesualdo, su tutti Glenn Watkins". Oltre che per le sue qualità di compositore di madrigali e musica sacra, Gesualdo è ricordato per il fatto di sangue in cui fu coinvolto: "Gesualdo uccise la sua prima moglie e l'amante, entrambi nobili, dopo averli colti sul fatto. Secondo le leggi dell'epoca fu assolto poiché aveva pieno diritto di vendicare l'onta subita, anche se questo procurò problemi tra le rispettive famiglie".
A questo proposito, tra gli atti conclusivi del Festival, verrà celebrato il 30 novembre, presso il Piccolo Teatro Studio, un Processo a Gesualdo, protagonisti avvocati e pm del calibro di Armando Torno, Giulia Bongiorno, Alfredo Robledo e Livia Pomodoro.

Organizzare un simile evento, per chi di mestiere fa altre cose, non è semplice e Giovanni Iudica l'ha sperimentato in prima persona: "Contattare gli artisti, organizzare i loro trasferimenti e il soggiorno, i rapporti con la Siae e altri adempimenti erano per me esperienze nuove e devo ringraziare il comitato organizzatore e i vari collaboratori che ho reclutato per l'occasione", spiega, "così come gli sponsor che ci hanno consentito la copertura finanziaria. Ma si tratta di un evento che andava fatto, perché Gesualdo è davvero un gigante della storia della musica ma, come altri illustri musicisti, è spesso dimenticato dalle istituzioni. In particolare, in questo anniversario della sua morte, non poteva dimenticarlo Milano, visto che la madre di Gesualdo era Geronima Borromeo, sorella di san Carlo Borromeo. Anche se probabilmente Carlo Gesualdo, in vita, a Milano non è mai stato".