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Elena Carletti nominata vicepresidente EFA

, di Fabio Todesco
Sara' program chair del congresso EFA 2021 in Bocconi e presidente della European Finance Association nel 2022

Elena Carletti, professoressa ordinaria di Finanza in Bocconi, è stata nominata vicepresidente dell'European Finance Association (EFA) con la prospettiva di diventare presidente nel 2022. In qualità di vicepresidente, sarà anche program chair del prossimo congresso annuale dell'EFA (EFA 2021), che si terrà in Bocconi nell'agosto 2021. Le due cariche sono, infatti, collegate e sottoposte a doppio vaglio: il comitato esecutivo di EFA accetta, dapprima, la candidatura di un'università come sede del congresso, e verifica, poi, le qualifiche accademiche del program chair proposto, che l'anno successivo diventerà presidente dell'Associazione.

"La mia attività, come la produzione scientifica in molti campi, sarà condizionata dalla pandemia di COVID", dice Carletti, "perché mi aspetto che le sue conseguenze siano al centro dei temi trattati durante EFA 2021, e soprattutto delle sessioni organizzate in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali".

Il coronavirus influenzerà profondamente l'organizzazione del congresso e il modello economico di molte associazioni accademiche, che attualmente dipende dalle quote associative e dalle quote di partecipazione ai congressi. "EFA 2020 è stato un congresso online, senza alcuna quota di partecipazione", dice Carletti. "Questo svantaggia anche i giovani studiosi, impedendo loro di incontrare quelli più senior. Dobbiamo trovare un modello presumibilmente ibrido, capace di attrarre sia i giovani che i senior, ma tutto dipende dall'evoluzione della pandemia".

In un campo dominato dagli uomini, come quello della finanza, Carletti è contenta della sua nomina anche per una questione di genere. In 45 anni, le donne presidenti dell'EFA si contano sulle dita di una mano e sia gli studiosi che i professionisti della finanza sono ancora in gran maggioranza uomini. "Spero che questa nomina possa contribuire alla fiducia in se stesse delle giovani studiose", conclude Carletti.