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E' la comunita' dei consumatori che fa impennare l'innovazione

, di Alfonso Gambardella - Direttore del Dipartimento di Management dell'Universita' Bocconi
La collaborazione tra produttori e utilizzatori conviene a entrambi. Le imprese hanno la possibilita' di realizzare prodotti piu' competitivi e la societa' di garantirsi un maggior grado di benessere. Ecco perche' val la pena incentivare politiche a favore dell'open innovation

Nel primo capitolo della Ricchezza delle Nazioni, Adam Smith, il padre fondatore dell'economia, sentiva il bisogno di affermare che «... non tutti i miglioramenti delle macchine, comunque, sono stati invenzioni di coloro che avevano occasione di usare le macchine». Secondo Adam Smith erano fatti anche dai «produttori delle macchine». Da qui, ha sviluppato la sua tesi secondo cui la specializzazione nel «produrre le macchine» era l'essenza della divisione del lavoro. Tuttavia, il termine «comunque» suggerisce che Adam Smith stava andando contro il senso comune dei suoi lettori, e cioè che le invenzioni erano prodotte dagli utilizzatori delle macchine.

Da Lego a facebook
Oggi abbiamo fatto molta strada dai tempi di Adam Smith. La specializzazione che aveva previsto si è sviluppata su ampia scala e molte innovazioni sono realizzate dai produttori delle macchine. Comunque, e adesso è il mio turno di usare il termine «comunque», non solo molte innovazioni sono state realizzate dagli utilizzatori, ma lo sviluppo di nuove tecnologie ne ha favorito la capacità di produrre innovazioni. Computer-aided design e manufacturing (Cad-Cam), la miniaturizzazione di tecnologie importanti (per esempio computer) o di strumenti per la manifattura (come le stampanti 3D), ha facilitato la capacità degli utilizzatori di disegnare i propri oggetti, le proprie tecnologie (per esempio software), o le proprie idee. Inoltre, il web consente agli utilizzatori di comunicare e condividere fra di loro, su grande scala, idee, tecnologie e disegni, dando ulteriore impulso all'innovazione.
Gli esempi abbondano. Lego si è resa conto che gli utilizzatori sapevano creare oggetti originali ed ha contribuito a fondare comunità di utilizzatori da cui ha acquisito licenze per nuove idee di giocattoli Lego o disegni. Arduino, un produttore open source di chip, alimenta una comunità di utilizzatori che realizza progetti che migliorano e diffondono le sue tecnologie. Facebook ha lanciato l'Open Compute Project in cui imprese e individui condividono nuove tecnologie per produrre hardware e tecnologie più efficienti di elaborazione dati. Queste comunità sono molto grandi e i dati indicano che i singoli consumatori che risistemano e innovano i loro prodotti sono nell'ordine di alcuni milioni in paesi come la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e il Giappone.
Naturalmente, la qualità e quantità di contributi degli utilizzatori all'innovazione è ancora più grande se si prendono in considerazione le innovazioni delle imprese utilizzatrici.

Questione di stile
L'essenza di questi esempi è che la collaborazione aperta tra utilizzatori e produttori è diventata uno stile diffuso di innovazione. Ma qual è il vantaggio di questo stile di innovazione rispetto allo stile chiuso che ha permeato il XX secolo? Il lato positivo dell'apertura è che le imprese traggono vantaggio dalle idee e dai contributi degli altri. Il lato negativo è che non possono impedire agli altri di usare le loro idee.
Assieme a Christina Raasch e Eric Von Hippel ho scritto un articolo che mostra che quando la comunità di utilizzatori che contribuiscono all'innovazione è abbastanza grande, gli input che le imprese ricevono dal partecipare a progetti di innovazione aperti giustifica le perdite dovute al fatto che gli utilizzatori possono usare queste idee per produrre prodotti competitivi. In una ricerca più recente, facciamo vedere che lo stesso si applica a progetti aperti in cui partecipano sia gli utilizzatori che imprese in concorrenza.

Una grande comunità aperta produce una torta più grande e la fetta di cui ciascuna impresa riesce a beneficiare può essere più grande dell'intera torta che ciascuna impresa può produrre da sola. Inoltre, l'articolo mostra che la società trae più beneficio dall'apertura perché produce più innovazioni del modello chiuso. Mostra infine che politiche che sostengono la collaborazione aperta favoriscono questa maggiore produzione di innovazioni, mentre politiche che forniscono incentivi agli investimenti tradizionali in ricerca delle imprese le incoraggiano a tornare al modello chiuso. Questi incentivi aumentano i profitti delle imprese, ma il modello più chiuso che ne consegue produce, complessivamente, meno innovazioni e meno benessere.