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Covid in Italia, i piu' colpiti sono i comuni periferici

, di Weiwei Chen
Francesco Armillei, ora PreDoctoral Research Assistant alla LSE, ha pubblicato un paper sul COVID quando era ancora uno studente del biennio alla Bocconi

Francesco Armillei ha lavorato a "Did Covid-19 hit harder in peripheral areas? The case of Italian municipalities", mentre era uno studente del MSc in Economics and Social Sciences della Bocconi.

Il paper illustra in quali comuni il virus ha colpito di più e le motivazioni sottostanti. "Non si tratta solo di capire le differenze tra il nord e sud o tra le regioni, ma ci interessava un'analisi più granulare", sottolinea Armillei. "Uno dei risultati interessanti è che a essere colpiti maggiormente, in termini relativi, erano i comuni periferici. Ai tempi della prima ondata COVID si era parlato tanto di Milano perché il numero di morti, in termini assoluti, era elevato. Tuttavia, rapportando il numero di morti alla popolazione, è emerso che i comuni a essere maggiormente colpiti erano stati invece quelli un po' più periferici''.

L'idea del paper nasce alla fine del primo lockdown in Italia, quando Armillei insieme a Francesco Filippucci, alumnus MSc in Economics and Social Science della Bocconi, si rendono conto che c'erano pochi lavori sul caso italiano. Nasce così il loro desiderio di provarci, grazie anche alle capacità di analisi dati imparate durante la magistrale e i database che avevano a disposizione.

"Durante questa esperienza, quando abbiamo inviato il paper alla rivista, è stata particolarmente istruttiva la fase in cui dovevamo affrontare le criticità sollevate dai referee, siccome dovevamo provare a ragionare su quei punti critici evidenziati e vedere se potevano essere risolti. È stato molto utile confrontarci con vari professori in Bocconi, tra cui Paolo Pinotti e Giulia Giupponi, che si sono offerti molto gentilmente di dare una letta al nostro lavoro e darci qualche consiglio", dice Armillei.

Armillei si è iscritto alla Bocconi dopo una triennale a Bologna. "Molto positiva della mia esperienza in Bocconi è stata appunto la ricchezza dell'ambiente in termini di relazioni con i colleghi e con i professori. Inoltre, è stata importante la possibilità di avere rapporti, di lavoro e di ricerca, con i professori ben prima della laurea. Questo secondo me fa sì che uno studente Bocconi venga esposto in maniera molto precoce, ma in senso buono, al mondo della ricerca. Difatti, non è lì solo per aprire il libro e imparare la lezione, ma si rende conto di cosa vuol dire fare ricerca, fare l'assistente di ricerca, e come ragiona un professore".

Armillei oggi è Pre-Doctoral Research Assistant alla London School of Economics and Political Science. Questa scelta è stata influenza dall'esperienza di scrittura e pubblicazione del paper, che ha rafforzato il suo desiderio di continuare in un ambito di ricerca. "Il lavoro per il paper è cominciato e si è svolto, mentre ero ancora uno studente, quindi potenzialmente potevo prendere diverse strade, ma l'esperienza è stata talmente istruttiva, interessante e stimolante che mi ha convinto di continuare per questa strada" conclude Armillei.

Francesco Armillei, Francesco Filippucci and Thomas Fletcher, "Did Covid-19 hit harder in peripheral areas? The case of Italian municipalities", Economics & Human Biology, Aug. 2021, DOI: https://doi.org/10.1016/j.ehb.2021.101018