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Come tassare le imprese per ridurre le emissioni di CO2

, di Fabio Todesco
Sauvagnat, Iovino e Martin hanno osservato che le tasse pagate dalle imprese inquinanti sono piu' basse di quelle pagate da chi inquina meno e hanno ottenuto un finanziamento dalla Fondation Banque de France per indagare ulteriormente

Julien Sauvagnat, Luigi Iovino e Thorsten Martin hanno ottenuto un finanziamento dalla Fondation Banque de France per studiare la relazione tra la tassazione aziendale e le emissioni di carbonio.

Sappiamo già che le esternalità negative (come i danni causati alla comunità globale con le emissioni di carbonio) sono difficili da misurare e da tassare, ma i tre studiosi della Bocconi svelano una realtà più sorprendente. "In un'analisi preliminare", dice Sauvagnat, "abbiamo trovato che il totale delle tasse pagate dalle imprese nelle industrie più inquinanti è in media inferiore a quello delle industrie pulite, e sosteniamo che questo crea un sussidio implicito alle emissioni di CO2, che potrebbe essere un impatto quantitativamente non trascurabile sul cambiamento climatico".

"La distorsione ambientale associata alla tassazione delle imprese è grande e vale sia negli Stati Uniti che in altri paesi ad alto reddito. Nella nostra analisi preliminare, stimiamo che sia pari a circa 10 dollari per tonnellata di CO2", dice Iovino. "Data l'emissione media di 4.500 chilotonnellate di CO2 per le imprese classificata come inquinanti nel nostro campione, l'emettitore medio pagherebbe circa 45 milioni di dollari in più se non esistesse questo sussidio fiscale".

Il progetto di ricerca indagherà le ragioni per cui le industrie più inquinanti sono tassate meno di quelle pulite. "Abbiamo osservato che le tecnologie di produzione utilizzate nelle industrie inquinanti si basano maggiormente su beni tangibili", dice Martin. "La nostra ipotesi - da testare - è che queste imprese facciano più affidamento sul debito come strumento principale per finanziare le loro attività. Di conseguenza, le imprese delle industrie inquinanti beneficerebbero dello scudo fiscale associato al finanziamento del debito e pagherebbero in media meno tasse".

Utilizzando un modello input-output di equilibrio generale, il progetto mira a quantificare l'impatto della tassazione d'impresa sul cambiamento climatico e a valutare come alcuni sistemi di tassazione d'impresa controfattuali influenzerebbero le emissioni di CO2 e il benessere collettivo.

"Questa ricerca ha importanti implicazioni politiche per i governi e le banche centrali perché misurerà gli effetti della tassazione delle imprese sull'ambiente e fornirà ai responsabili politici una migliore comprensione dei canali attraverso i quali la tassazione d'impresa influenza il cambiamento climatico", conclude Sauvagnat.

Julien Sauvagnat è professore associato al Dipartimento di Finanza, Luigi Iovino è professore associato al Dipartimento di Economia, Thorsten Martin è assistant professor al Dipartimento di Finanza.