Come far prendere decisioni migliori a manager e imprenditori

SAIM (A Scientific Approach to Innovation Management), il progetto di ricerca che è valso ad Alfonso Gambardella, direttore del Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi, un Advanced Grant del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) da 2 milioni di euro, non manca di ambizione. Vuole progettare e realizzare uno studio controllato randomizzato (RCT, dall'inglese randomized controlled trial) su una scala più grande di qualsiasi studio di management e raramente raggiunta in economia o scienze sociali. L'obiettivo finale: verificare se gli imprenditori e i manager che adottano un approccio scientifico prendono decisioni superiori, che portano a prestazioni migliori.

Gli scienziati sviluppano teorie, le testano attraverso esperimenti basati sulla disponibilità di dati, modificano le loro teorie in base ai risultati degli esperimenti per poi sviluppare nuove teorie da testare.

Il progetto segue la logica delle sperimentazioni cliniche, in cui farmaci e vaccini vengono testati su piccola (fase 1), media (fase 2) e grande (fase 3) scala prima della loro introduzione sul mercato. Gambardella, insieme ad altri studiosi del suo Dipartimento, tra cui Arnaldo Camuffo, ha già dimostrato, attraverso prove su piccola e media scala, che gli imprenditori che agiscono come scienziati ottengono risultati migliori.

Con la sperimentazione su larga scala finanziata dall'ERC, Gambardella vuole, da un lato, rendere più solide le sue scoperte e, dall'altro, far luce sui meccanismi che portano a risultati migliori quando si adotta un approccio scientifico. "Stiamo sviluppando un framework che cerca di spiegare perché gli imprenditori e i manager che agiscono come scienziati sviluppino più idee, abbiano una maggiore capacità di collegare punti distanti e, possano, quindi, scegliere da una serie più ampia di opzioni. Ma essendo scienziati noi stessi, dobbiamo testarlo", dice Gambardella.

Mentre i test su piccola e media scala hanno coinvolto solo start-up, l'RCT su larga scala si rivolgerà a start-up, piccole-medie imprese e unità di grandi aziende.

La sperimentazione sarà condotta in sei paesi (Cina, India, Italia, Paesi Bassi, Tanzania e Regno Unito) per un totale di 1.200 imprese, sulla base di un intervento che comprende sessioni di formazione e la raccolta mensile, per un periodo di due anni, di dati su azioni e prestazioni.

Alla fine della sperimentazione, sarà possibile confrontare i risultati dei decisori che hanno adottato un approccio scientifico con quelli di chi non l'ha adottato.

"La grande novità del progetto è legata all'importanza e alla portata delle implicazioni di una maggiore diffusione di un approccio scientifico nel processo decisionale manageriale o imprenditoriale", dice Gambardella. "Se confermato, potrà poi diventare uno standard, o almeno una base, per tutti i corsi di formazione e le iniziative volte a migliorare il supporto agli imprenditori".