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Il dispositivo messo a punto dall’azienda accelerata da B4i, grazie ad avanzati algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, consente di identificare in tempo reale patologie legate all’accumulo di fluidi nel corpo

Che si tratti di un'emergenza sportiva, di un incidente stradale o di un intervento a domicilio, oggi l’Intelligenza Artificiale (IA) gioca un ruolo chiave nel trasformare il modo in cui la diagnosi medica viene effettuata. Rilemo, una startup innovativa italiana, integra tecnologie IA con un dispositivo portatile brevettato, progettato per identificare in tempo reale patologie legate all'accumulo di fluidi nel corpo, come sangue o edemi. Rilemo unisce un dispositivo fisico e IA per fornire immagini diagnostiche ovunque il paziente si trovi. Queste immagini possono anche essere integrate con metodologie tradizionali come raggi X e risonanze magnetiche, arricchendo i dati a disposizione dei medici con informazioni sulla presenza o meno di accumuli di fluidi, il tipo di fluidi e la loro quantità. Grazie all’impiego di avanzati algoritmi AI incorporati, il dispositivo non si limita a catturare dati, ma li analizza per generare reportistica testuale che accelera e ottimizza il processo diagnostico anche fuori dall’ospedale. “Il nostro obiettivo è portare la diagnosi direttamente al paziente, ovunque si trovi, per evitare diagnosi tardive e snellire procedure e tempi di attesa per i pazienti”, spiega Valentina Lidoni, CEO di Rilemo. “Il dispositivo è attualmente in fase di validazione presso strutture ospedaliere, concentrandosi su applicazioni reumatologiche e polmonari. Tuttavia, la sua versatilità ci consentirà in futuro di estendere l’utilizzo ad altre aree del corpo umano”. 


Rilemo, che prima si chiamava Previeni, è accelerata da Bocconi for Innovation (B4i), hub imprenditoriale dell’Università Bocconi, e si propone non solo di migliorare la tempestività della diagnosi ma anche di ridurre significativamente i costi operativi della sanità. Evitando spostamenti non necessari, specialmente per pazienti cronici, e offrendo un monitoraggio continuo a domicilio, la tecnologia rappresenta un salto evolutivo verso un sistema sanitario più accessibile ed efficiente. Per sfruttare appieno le potenzialità del binomio Intelligenza Artificiale&Sanità nell’ottimizzare i processi clinici e supportare i medici nella formulazione delle diagnosi, è fondamentale disporre di dati di elevata qualità. Questo richiede infrastrutture tecnologiche che facilitino lo scambio e l’interoperabilità delle informazioni tra le diverse realtà del sistema sanitario. "Attraverso una rete connessa e integrata possiamo massimizzare il valore dell’IA, offrendo ai cittadini un accesso semplice e sicuro ai propri dati digitali", conclude Lidoni.

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