Buon compleanno innovazione!
Quasi 800 laureati in dieci anni che, secondo gli ultimi dati, nel 92,5% dei casi hanno già un lavoro a un anno dalla laurea (e di questi, oltre il 30% all'estero). Sono i numeri che raccontano i primi dieci anni del corso di laurea magistrale in economics and management of innovation and technology. L'Emit è stato celebrato il 4 marzo in una festa organizzata per mettere a confronto le esperienze maturate negli anni (ore 17, aula N03, poi il party serale presso Tom: Theordinarymarket).Esperienze professionali che sono condensate nelle parole di alcuni dei laureati Emit e che sono legate al fil rouge dell'innovazione e della capacità di analisi. È il caso di Federica Uccella, laureata nel 2009 (allora il corso di laurea si chiamava Clemit) che l'innovazione la guarda negli occhi ogni giorno presso il quartier generale di Google a Dublino, dove ricopre il ruolo di online sales account manager e dove si occupa in particolare di curare il portafoglio clienti per le campagne AdWords. "Se dovessi racchiudere l'innovazione in tre parole, mi verrebbero in mente caos, sintesi, azione. Ed è proprio su questo che gli studi in Bocconi mi hanno agevolato: mi hanno permesso di sviluppare la mia parte analitica. Quella che, più ancora della creatività, facilita la comprensione dei problemi e, quindi, il problem solving".
Le fa eco Sara Malvezzi, laurea nel 2007 e oggi senior brand manager presso la Divisione Purina della Nesté: "Mi occupo della gestione del portafoglio prodotti Purina One", racconta Sara. "Oggi l'innovazione e le tecnologie entrano di prepotenza nel marketing. La comunicazione è sempre più digital e multiscreen (pensata per diversi device) e nel mio lavoro ritrovo spesso aspetti che ho approfondito nei miei studi". Oltre al fatto che, continua l'alumna, "il corso dava una grossa base di modellistica econometrica che mi è servita per creare ed affinare la mia capacità di analisi e ragionamento, elemento utile per le analisi di mercato che si fanno nel marketing".
L'onda dell'innovazione ha coinvolto anche Remo Giovanni Abbondandolo, che dall'Emit è uscito nel 2010: cavalcando il mondo delle startup ha girato il mondo tra Copenhangen, Sud Est asiatico e Australia (dove ha fondato il team locale di Rocket Internet ventures), Sudafrica e infine a Dubai, dove oggi è general manager di Travelstart, una delle più grandi compagnie di viaggio online in Medio Oriente e in Africa: "L'Emit mi ha dato la forma mentis giusta per orientarmi verso il business 2.0. Ma mi ha dato anche un grande network di persone. Un aspetto che mi è stato molto utile quando, per esempio, ho avuto necessità di fare recruiting. Sapevo, per aver condiviso lo stesso tipo di studi, che chi avessi coinvolto avrebbe avuto quella mente analitica che cercavo".
Oltre a Federica, Sara e Remo, sono circa 250, e provenienti da tutti gli anni di corso, gli alumni e studenti coinvolti nella celebrazione del decennale. "Il cuore del programma Emit sin dalla sua nascita è stato l'innovazione e il cambiamento tecnologico", spiega Paola Cillo, direttore del corso di laurea. "Sono fenomeni che assumono forme diverse in diversi settori, dalla ricerca e sviluppo di nuove molecole nel farmaceutico, all'utilizzo dei big data per la creazione di nuove offerte nei settori digitali, ai social media nella comunicazione. Quello che Emit fornisce è un metodo di analisi e delle competenze ibride e flessibili che servono a gestire contesti in continua evoluzione e spesso totalmente ridisegnati dalla tecnologia".