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Persone Finanza

Ad Andrea Resti un finanziamento del Parlamento europeo

, di Fabio Todesco
Per uno studio sulla regolamentazione dello shadow banking, da concludersi entro maggio 2021

Andrea Resti, professore associato del Dipartimento di Finanza della Bocconi, è il vincitore di una gara ad inviti del Parlamento Europeo per la stesura di uno studio sulla regolamentazione dello shadow banking, ovvero dell'intermediazione finanziaria che si realizza al di fuori del sistema bancario. Resti si avvarrà del contributo di altri studiosi, tra cui Marco Onado, professore emerito alla Bocconi.

Secondo Resti, il termine "shadow banking" significa solo che queste attività non sono sotto i riflettori della regolamentazione bancaria, ma non ha una connotazione negativa.

La sua prima preoccupazione è che lo shadow banking è estremamente prociclico, con una tendenza a forti crescite e crisi repentine, che deve essere contrastata.

Inoltre, il sistema bancario tradizionale e lo shadow banking sono pericolosamente interconnessi: circa l'8% delle passività bancarie tradizionali sono fornite da istituzioni finanziarie non bancarie, e approssimativamente la stessa quota di attività bancarie è investita in titoli originati da operatori dello shadow banking. "In caso di turbolenze nello shadow banking, questo può essere un grosso problema, se consideriamo che il capitale proprio delle banche tradizionali si aggira intorno al 3-4% delle loro attività. Dobbiamo isolare il sistema bancario dagli shock provenienti dallo shadow banking".

Infine, lo shadow banking può essere un motore di crescita, grazie ai servizi di fintech o di project financing, solo per citarne alcuni. "La regolamentazione deve essere disegnata con cura per evitare conseguenze indesiderate senza avvilire questo potenziale di crescita", conclude Resti.

Lo studio dovrà essere presentato al Parlamento europeo entro maggio 2021.