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Persone Francesca Daverio

Una milanese a Washington DC

, di Diana Cavalcoli
Francesca Daverio parla del salto nel vuoto che l'ha portata a rinunciare a una carriera di avvocata in Italia per inseguire un sogno, e di come lo ha realizzato. Alla Banca Mondiale oggi non vuole ripetere gli errori dei suoi capi (uomini) del passato

“Il mio momento sliding doors? Ho lasciato la carriera di avvocato in Italia per andare in America. Prima di partire mi sono sposata in Comune, in pausa pranzo, di martedì. Ricordo che avevo un vestito verde. 
Poi abbiamo fatte le valigie. Un salto nel vuoto ma se lavoro alla Banca Mondiale oggi è anche per quella scelta personale e professionale.” Francesca Daverio, PhD in Law of Business and Commerce della Bocconi nel 2010 dopo la laurea in legge, è un’avvocata specializzata in diritto internazionale e oggi lavora presso il dipartimento legale della Banca Mondiale come Head of Office, Sr. VP e Group General Counsel. È “una milanese a Washington DC”, come scrive su Twitter e Instagram.

“Gli anni di dottorato li ricordo come estremamente stimolanti, studio matto e disperatissimo ma avevo colleghi brillanti e il taglio del corso era pratico, oltre al fatto che permetteva di fare esperienze all’estero. Mi ha aiutato il mio approccio di una vita: mai risparmiarsi ed essere sempre curiosi” aggiunge. Dopo il PhD (e prima del grande salto) Daverio lavora in più studi legali occupandosi di diritto commerciale e fallimentare, competenze verticali che torneranno utili per la ripartenza negli Stati Uniti. “I primi tempi sono stati duri, sono partita senza la certezza di un lavoro e solo dopo alcuni mesi ho fatto domanda alla Banca Mondiale. In quei mesi di grande incertezza ho capito quanto fosse importante per me l’indipendenza economica, pianificare una carriera e un ruolo nella società che non fosse solamente quello di moglie e poi di mamma.” 

Daverio fa così quello che oggi consiglia ai più giovani: si rimbocca le maniche, crede nelle proprie possibilità e si butta grazie a un mix di “fuoco e fame”. Cerca lavoro in ambito legale e coglie al volo la possibilità di candidarsi presso la Banca Mondiale. Viene così selezionata e inizia il percorso che l’ha portata oggi a essere a capo dell’ufficio del General Counsel della Banca Mondiale e responsabile per il settore Gender, Law and Justice Services. 

Dice: “La leadership è un mindset, non te la insegna nessuno. Da capo cerco di essere autorevole non autoritaria, di incoraggiare i più giovani dando l’esempio sul campo e tenendo però in considerazione le esigenze e le diversità di ognuno”. Una leadership maieutica per dirla con altre parole. Daverio però riserva particolare attenzione alle colleghe più giovani, specie se affrontano la maternità: “Quando è stato il mio turno ho dovuto fare delle rinunce, dire dei sì sul fronte degli impegni professionali che dovevano essere dei no. E questo perché i capi uomini non comprendevano le esigenze di una neomamma. Non voglio succeda a nessuna donna, per questo proteggo le mie colleghe studiando carichi di lavoro flessibili”. Non risparmiandosi, quindi, nemmeno quando si tratta di dare più possibilità alle nuove generazioni.