Una carriera su misura
“Il lavoro per me è stato totalizzante, mi ci sono buttata con passione. Negli anni ho imparato ad ascoltarmi di più, dando molta importanza al far qualcosa che desse soddisfazione a me per prima. Ed è questo il mio consiglio alle più giovani.” Emanuela Corghi è Head of Group Indirect Procurement EMEA in EssilorLuxottica, dove gestisce miliardi di investimenti per la multinazionale italo-francese, nata dall’idea visionaria di Leonardo Del Vecchio.
L’incontro con l’azienda in cui è poi rimasta per undici anni arriva dopo un percorso professionale in consulenza e studi molto tradizionali, niente di estroso, dice. “Quando si è trattato di scegliere cosa studiare – spiega – erano anni di grande pragmatismo, ho fatto ‘la brava bimba’. Liceo classico prima e poi l’opzione era tra economia e legge.” Un bivio che Corghi affida al destino: “Mi sono detta: se supero il test in Bocconi sarà Economia altrimenti Giurisprudenza in Statale a Milano!”.
Viene così ammessa in Bocconi e si laurea nel 1996. “A quel punto seguo il binario più classico e inizio a lavorare in consulenza in una delle big five: EY. Un percorso certamente stimolante che mi ha permesso di vedere settori diversi e lavorare per progetti. Una capacità che mi è stata poi indispensabile” aggiunge. L’ambiente della consulenza però ha qualche limite. Dice: “Il tema delle differenze uomo-donna non si poneva allora ma non in senso positivo: eravamo tutti junior da formare e uniformare in un certo senso. C’era poco spazio per l’esuberanza”. Non l’ambiente ideale per una persona attenta alle sfaccettature umane e relazionali o con una testa creativa.
L’occasione di spiccare il volo arriva con Bravosolution, società del Gruppo Italcementi, che cerca un consulente in ambito Procurement & Supply Chain. “È stata l’occasione di vedere in azienda quale effetto avevano le decisioni che prendevo in una funzione che ha un’influenza pazzesca sul conto economico.” Nel ruolo Corghi cresce e viene chiamata in Reckitt Benckiser dove con molta delicatezza subentra a una collega nel Procurement e si afferma come leader empatica. Poi la chiamata inattesa in Luxottica.
“È l’azienda – sottolinea – che mi ha accolta e in cui sono cresciuta fino ad avere un ruolo internazionale. Da subito ricordo che si percepiva il potenziale dell’impresa tanto che ero onorata di farne parte. A colpirmi fu la visione di Del Vecchio da cui c’era sempre da imparare, bastavano due chiacchiere in corridoio.” Per l’azienda Corghi negli anni si occupa di investire e di gestire i progetti speciali legati alle integrazioni a seguito delle diverse acquisizioni: da GrandVision a Essilor. Un esercizio continuo di problem solving con responsabilità crescenti.
Alle donne di domani oggi Corghi raccomanda di scegliere un percorso su misura, “posto che bisogni e motivazione nella vita cambiano: cambiano con l’età e il lavoro, se è quello adatto, deve fare altrettanto”. Una carriera quindi vista un po’ come fosse un vestito in cui sentirsi se stessa. Che calzi a pennello e non sia mai “troppo stretto”.