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Un nuovo PhD per formare i superesperti in diritto dell'impresa

, di Anna Boccassini
Tre anni di studi multidisciplinari, frequenza obbligatoria e solo 15 posti disponibili

E con questo, siamo a quattro. Tanti sono ora i PhD in Bocconi, i dottorati di ricerca organizzati sul complesso modello dei PhD anglosassoni. Corsi che in Bocconi si affiancano ai dottorati di ricerca 'tradizionali' in Diritto internazionale dell'economia e in Storia economica e sociale, di cui la Bocconi è sede amministrativa.

Agli storici PhD in Economics e in Business Administration and Management, e al già avviato PhD in Statistics, si aggiunge ora infatti il PhD in Diritto dell'impresa.

"Si tratta di un programma fortemente innovativo", spiega Alberto Alessandri, coordinatore del nuovo PhD, "sia per il panorama italiano sia, almeno per quanto abbiamo finora avuto modo di vedere, per quello estero".

Il carattere fortemente multidisciplinare e l'impegnativo e obbligatorio percorso didattico sono probabilmente le principali novità e, insieme, anche i punti di forza del corso. Il programma prevede infatti corsi appartenenti ai quattro settori disciplinari di riferimento (diritto commerciale, diritto processuale e delle procedure concorsuali, diritto penale commerciale e diritto del lavoro), ma anche corsi specifici per la formazione alla ricerca.

Il tutto con il fine di fornire le corrette impostazioni di metodo e di teoria generale, adeguate conoscenze comparatistiche, storiche e di altre materie utili alla comprensione del fenomeno giuridico dell'impresa.

"La nostra ambizione - spiega Alessandri - è rendere i corsi interattivi e interconnessi, e non semplicemente giustapposti. Il dottorato in diritto dell'impresa vuole considerare il fenomeno dell'impresa da molteplici punti di vista, sia giuridici sia economici. È importante che il dottorando acquisisca anche basi di tipo metodologico, di cultura generale, di elementi di contabilità e di economia che gli consentano una visione a tutto campo del fenomeno dell'impresa come soggetto giuridico e come oggetto di regolazione. È questa la nostra sfida."

Una sfida lanciata a laureati in giurisprudenza, scienze politiche ed economia dotati di una forte motivazione ad approfondire studio e ricerca nel campo del diritto dell'impresa. E dopo il PhD? Lo sbocco principale è l'attività accademica, ma anche l'inserimento in enti e istituzioni di ricerca e studio privati e pubblici, oppure in autorità di garanzia e regolazione nazionali e internazionali. In alcuni casi, uno sbocco può essere l'attività professionale di alta specializzazione in studi legali, società di consulenza e imprese.

Come tutti i PhD, il corso si articola in tre anni. Il primo anno e il primo semestre del secondo sono orientati a fornire una solida base culturale comune. I partecipanti seguono corsi in tema di Diritto commerciale, Diritto dell'economia, Diritto del lavoro, Diritto penale dell'impresa, Diritto processuale e fallimentare. Dal secondo anno, l'attività didattica si differenzia a seconda delle singole esigenze dei dottorandi, tenendo conto del tema di tesi concordato con il relatore. Seminari di contenuto multidisciplinare permettono di sviluppare le capacità critiche e di analisi nei campi in cui si intersecano diverse prospettive.

Nel secondo semestre del secondo anno è previsto un periodo di studio all'estero di almeno sei mesi presso un'istituzione di grande prestigio scientifico nella materia di tesi del dottorando. Il terzo anno sarà invece dedicato quasi totalmente alla tesi di dottorato.

Sul modello dei PhD anglosassoni, i progressi compiuti dai dottorandi vengono valutati di anno in anno. Alla fine di ogni anno, il passaggio all'anno di corso successivo viene deciso da una commissione sulla base di una relazione preparata dal candidato e di un colloquio con questo.

Per essere ammessi al PhD è necessario superare una selezione, costituita da una prova scritta e da una prova orale. "Per noi il momento della selezione è molto importante", precisa Alessandri. "Non facciamo una selezione su dossier, come fanno altri i dottorati in Economia. Per noi è fondamentale una verifica, soprattutto perché rivolgendoci soprattutto a neolaureati è difficile che questi abbiano delle pubblicazioni. Limitarsi ad analizzare la tesi di laurea, d'altra parte, sarebbe un azzardo non da poco".
Le domande per i quindici posti disponibili nella prima edizione del PhD in Diritto dell'impresa sono state 81.

PhD in Diritto dell'impresa
Coordinatore
Prof. Alberto Alessandri

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e-mail: daniela.bertotti@uni-bocconi.it
www.uni-bocconi.it/phddirittoimpresa
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