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Mentoring, lo strumento giusto per costruire una carriera di successo

, di Camillo Papini
Si tratta di un percorso che mentor e mentee fanno insieme, progressivamente, senza schemi prefissati o ricette prestabilite. In dettaglio i programmi dell’Università Bocconi

"Sentivo il bisogno di un punto di vista esterno sulla mia situazione professionale, da parte di una persona con un percorso universitario simile ma con maggiore esperienza. La mia mentor, disponibile e attenta, è stata capace di fornirmi anche un metodo pratico per analizzare efficacemente la mia situazione. Mi ha offerto una chiave di lettura diversa e più propositiva. La sua storia, per certi aspetti opposta alla mia, mi ha aiutato a ricordare quanto i fattori esterni non definiscano la propria persona, ma possano influenzare la carriera e contribuire o meno alla crescita. Ho concluso il mio percorso riuscendo a ritrovare la fiducia in me stessa e nelle mie capacità”: così Valentina Zambelli, Brand and Customer Market Researcher-Automobili Lamborghini, descrive la sua partecipazione al programma di Mentoring Alumni Bocconi. Ma, a maggior ragione, si può sentire il bisogno di un punto di riferimento certo e affidabile quando sul mercato del lavoro non si è ancora entrati e si stanno finendo ancora gli studi. “All'inizio dell'ultimo anno di università, l'incertezza sul futuro è diventata una presenza costante nella mia vita quotidiana”, conferma Hannah Karoline Balke. “Tuttavia, grazie al programma CEO Connect Program dell’Università Bocconi, ho avuto l’opportunità di entrare in contatto con il mio mentore, il cui settore è strettamente allineato alle mie aspirazioni di carriera. Il mentor ha investito del tempo per costruire conversazioni profonde e significative, non solo sul settore dei beni di largo consumo ma anche sul suo percorso personale come professionista. Grazie ai nostri scambi, ho acquisito chiarezza sui miei punti di forza, sulle mie aspirazioni e i miei obiettivi professionali”.  
Da entrambe le testimonianze emerge il volto meno evidente ma più prezioso del mentoring: si tratta di un percorso che si costruisce progressivamente. Non c’è nemmeno una strada o una ricetta predefinita, anche perché il mentor offre spunti ed esempi ma tocca al mentee coltivarli personalmente. Sono diversi, nel dettaglio, i programmi di mentoring attivati dalla Bocconi, ciascuno rispondente a un diverso bisogno e con il coinvolgimento di target diversi.

Gli studenti Bocconi, in qualità di mentee, sono coinvolti in tre programmi: CEO Connect-Your Executive Mentor, che vede la partecipazione di ceo di aziende nazionali e multinazionali per accompagnare gli studenti verso una maggior consapevolezza sulle loro aspirazioni professionali, Changed by Women, occasione dedicata alle studentesse per promuovere l’empowerment al femminile e in cui le mentor sono le Alumnae role model, selezionate nello stesso progetto, e Bocconi Mentoring Program in cui gli studenti dei bienni sono supportati rispetto all’ingresso nel mondo del lavoro da Alumni Bocconi con una esperienza lavorativa di massimo 5-7 anni.

Alumni Mentoring program è invece un programma peer-to-peer che coinvolge Alumni Bocconi di elevata esperienza professionale, nel ruolo di mentor, e Alumni più junior come mentee. Obiettivo: riflettere insieme su obiettivi di carriera e piani per realizzarli. 
A conferma che il mentoring è un percorso, non un evento isolato a sé stante, per esempio, il percorso di Alumni Mentoring Program dura circa 6 mesi secondo un calendario di incontri fissati di reciproco accordo. In modo analogo, a conferma che il mentoring è una relazione vissuta, CEO Connect, giunto alla sua quinta edizione, “è un progetto di grande successo: gli studenti lo considerano una delle esperienze più arricchenti vissute in Bocconi e i ceo lo apprezzano molto anche per l'opportunità di interagire con le nuove generazioni grazie a giovani così motivati", ribadisce Antonella Carù, prorettrice per lo sviluppo e le relazioni con gli Alumni. "CEO Connect è una straordinaria opportunità per un gruppo selezionato di studenti d’incontrare ceo di aziende leader nazionali e multinazionali di diversi settori, che condividono con loro aspetti della loro esperienza professionale, aiutandoli a crescere professionalmente e a costruire un prezioso network”. 
Inoltre, il rapporto diretto permette un incredibile arricchimento a livello personale, a giudizio di Carù, e “spesso la relazione tra mentor e mentee continua successivamente al periodo di mentoring. Il mentor resta un punto di riferimento anche per ulteriori scelte professionali del mentee”, prosegue Bruno Mariani, direttore Employer Relations & Career Services dell’Università Bocconi. Questo capita perché le radici di questo rapporto affondano in “una relazione volontaria e disinteressata in cui mentor e mentee valutano insieme gli obiettivi e le aspettative. Stabiliscono un piano di lavoro condiviso”, chiosa Elisa Centelli, head of Alumni and Supporters Engagement Italy & Asia. Il programma di mentoring Alumni è un format standard che da Milano viene declinato nei diversi Chapter della Bocconi Alumni Community. I Chapter adottano lo stesso standard setting e con la regia di Career Advice Alumni sono in grado di gestire il programma in via semi autonoma. A oggi i Chapter che organizzano o hanno organizzato i programmi “gemelli” di Alumni Mentoring sono: Roma, Firenze, Catania, Parigi, New York, Amsterdam, Ginevra, Atene. Ma perché alumni e ceo decidono di diventare mentee? “Nel mio percorso professionale e personale o meglio ancora umano, ho incontrato delle persone che sono diventate un riferimento prezioso e mi hanno accompagnata nelle scelte più importanti. Mi sento molto fortunata e grata. Ed è per questo che mi sono candidata per il programma di Mentoring degli Alumni Bocconi, per diventare mentor a mia volta e iniziare a restituire parte del valore e del supporto che ho ricevuto. E continuare a condividere e crescere. Insieme”, afferma Francesca Pizzi, Head of Beauty Italy & Southern Europe – Dyson, mentor di Valentina Zambelli. Per Luca Colombo, Country Director Meta, Italia, “aver contribuito alla creazione del programma CEO Connect e vederlo prendere vita alla Bocconi è stata un'esperienza straordinaria che mi ha arricchito sia professionalmente sia personalmente. La qualità, gli stimoli e le sfide proposte dagli studenti hanno reso le sessioni di mentorship incredibilmente gratificanti. È stato un privilegio collaborare alla realizzazione di questo programma innovativo, che rappresenta un vero e proprio ponte tra il mondo accademico e quello aziendale, e sono entusiasta di vedere come i futuri leader emergeranno da questa iniziativa.”

 

 

 

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