
Nuoto, due atleti di Bocconi Sport ai Criteria Nazionali di Riccione
Ci saranno anche due studenti della Bocconi ai Criteria Nazionali Giovanili di nuoto in programma a Riccione dal 28 marzo al 2 aprile. Lodovico De Ferrari e Mattia Rodella, entrambi iscritti al primo anno del Bachelor in International Economics and Management (Biem), hanno infatti fatto registrare il tempo richiesto per l’accesso rispettivamente alle gare dei 50 farfalla e dei 400 misti.
“Sono nato a Milano ma ho vissuto a lungo all’estero per ragioni familiari. A Singapore, dove praticavo il triathlon, e poi in Australia”, racconta Lodovico De Ferrar., “Poiché fra le tre discipline il nuoto era quella in cui andavo meglio, ho scelto di dedicarmici”. Per Matteo Rodella, bresciano, le cose sono andate un po’ diversamente, ma non troppo: “Ho incominciato parallelamente vari sport, individuali e di squadra, poi ho optato per il nuoto abbandonando il resto, visto che già alle elementari il nuoto era un impegno quotidiano”. Per entrambi il fatto che la Bocconi possieda una piscina di 50 metri all’interno del campus è stato un motivo in più per sceglierla: “Potevo optare per una carriera da studente/atleta negli Stati Uniti”, riprende Matteo, “ma alla fine, considerando livello accademico dell’Università e possibilità di continuare ad allenarmi in un impianto di livello assoluto, ho deciso di propendere per la Bocconi. Finisco le lezioni e mi butto in piscina, il massimo. E sono anche vicino a casa”. Lodovico, visti i suoi trascorsi, non avrebbe avuto problemi a trasferirsi a studiare all’estero, magari proprio in Australia, dove il nuoto è una religione: “Io da quando sono a Milano mi allenavo già con Aquamore presso il Bocconi Sport Center, quindi conoscevo e apprezzavo già l’ambiente. La scelta è stata una logica conseguenza”. La qualificazione ai Campionati Giovanili è importante, ma il prossimo obiettivo sono gli Assoluti ad aprile. “Mi alleno tutti i giorni, tra piscina e palestra, dal lunedì al sabato”, dice ancora Matteo. “E’ dura conciliare tutto, ma per ora ci riesco”. Per Lodovico, invece, è venuto il tempo di ridurre un po’, anche se non troppo, il tempo in piscina: “Mi alleno con la squadra della Bocconi, quindi tre o quattro volte a settimana e con molta flessibilità. Ho la fortuna di riuscire a raggiungere il mio potenziale anche allenandomi un po’ meno rispetto a prima, perché ora la mia priorità è lo studio”. E su questo entrambi concordano: lo studio ha la precedenza. “Nel nuoto o sei uno dei pochissimi, diciamo l’1%, che può ambire a medaglie mondiali e olimpiche, e allora puoi pensare di dedicarti anima e corpo, oppure, se fai parte del restante 99%, lo studio, l’istruzione, devono essere la priorità. Anche se”, specifica Matteo Rodella, “ci sono casi di chi ha portato avanti entrambe le cose con successo, magari solo rallentando un po’ il percorso accademico”. A 19 anni c’è ancora il tempo di qualche riflessione. Intanto i ragazzi si godono il traguardo raggiunto.
Un risultato di notevole valore se si considera il numero di praticanti in costante aumento e il livello tecnico sempre più alto del nuoto italiano. Come conferma Marco Bonassisa, allenatore della squadra di nuoto Bocconi: “De Ferrari e Rodella sono i nostri atleti di punta, e sono stati gli unici a qualificarsi. Questo a testimonianza di quanto sia complicato raggiungere un simile traguardo, visto che ai campionati italiani possono partecipare solo i migliori 30 atleti per ciascuna gara. Servono quindi tempi molto bassi e la selezione è davvero feroce”. In Italia in particolar modo, verrebbe da dire, visti i risultati sempre più importanti raggiunti a livello internazionale: “I tempi per qualificarsi ai campionati nazionali sono tra i più bassi d’Europa. In Lombardia, in particolare, la competizione è talmente elevata che anche qualificarsi ai Campionati regionali è molto difficile”, continua Bonassisa. La squadra della Bocconi svolge diverse attività, da quelle provinciali a quelle regionali fino, appunto, ai campionati nazionali con gli atleti di punta. Il livello è complessivamente elevato è c’è il plus dato dall’impianto: “Potersi allenare in una piscina di questo tipo, a pochi minuti dalle aule, rappresenta un grande vantaggio per noi”, riprende l’allenatore, “così come svolgere preparazione fisica nella nostra palestra. E’ fondamentale per attrarre studenti/atleti sempre più forti e per raggiungere traguardi ambiziosi”.
"Quando abbiamo iniziato con la squadra di nuoto in Bocconi, tre anni fa, il 'sogno' era quello di avere qualcuno dei nostri studenti qualificato per i Campionati italiani assoluti", dice Carlo Altomonte, professore di politica economica europea in Bocconi e responsabile della sezione Sport acquatici di Bocconi Sport, "un palcoscenico di valore mondiale di solito riservato ad atleti professionisti o quasi. Oggi ci siamo riusciti, a testimonianza del lavoro, impegno e dedizione di tutti coloro che hanno contribuito a questo straordinario risultato".