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Un campus da vivere. Sostenibilmente

, di Andrea Celauro
Quattro piccoli consigli per vivere un’esperienza a basso impatto ambientale per chi si appresta a entrare in Bocconi. E anche per chi la frequenta già

Oltre 5 mila studentesse e studenti, ognuno carico delle proprie speranze e aspettative. Tantissimi giovani che si apprestano a varcare la soglia dei Leoni per cominciare un corso del triennio, il proprio percorso a Giurisprudenza o una laurea magistrale. Tantissimi nuovi membri di una comunità che conta 15 mila studenti e 2 mila tra docenti e staff e che si impegna ogni giorno per rendere la vita del campus sempre più sostenibile. E allora, ecco qualche piccolo consiglio utile per cominciare col piede giusto. Ma anche per continuare, per chi già vive il campus, visto che si tratta di regole che tutti dovremmo mettere in pratica ogni giorno.

Risparmia energia

Inutile dirlo: se alloggi in una residenza universitaria (ma anche se sei l’ultimo a uscire dalla classe), spegni la luce. Un piccolo gesto che fa una grande differenza. Per dare una mano, l’Università ha fornito le stanze delle residenze di badge per attivare l’elettricità, mentre speciali sensori spengono l’intero appartamento quando escono tutti i presenti. Sempre con questo obiettivo, gli impianti di condizionamento/riscaldamento delle stanze si spengono automaticamente in caso di apertura delle finestre. Una riduzione degli impatti che, unita a una produzione di energia elettrica che ha superato 1,31 milioni di Kwh/anno (dati Report di sostenibilità 2023) grazie all’impianto fotovoltaico Bocconi e al maggior uso di energia geotermica – oltre alla continua riduzione di consumo di gas – ha portato a un abbattimento delle emissioni del 15% nell’arco del triennio 2020-22. Risultati che proiettano sempre di più la Bocconi verso il traguardo della carbon neutrality (per poi puntare a Net Zero).

Ricicla

Il campus è disseminato di isole ecologiche in cui puoi gettare i tuoi rifiuti, per un totale di 140 cestini distinti per colore (e sono gli stessi colori stabiliti dal Comune di Milano, così non puoi sbagliare). Per aiutarti in caso di dubbio, alcune di queste isole sono dotate di uno speciale totem che scansiona il prodotto e ti dice in quale cestino buttarlo: si tratta di un progetto che l’Università ha avviato insieme ad Amsa e ReLearn, una startup accelerata da B4i – Bocconi for Innovation e che ha l’obiettivo di aumentare l’efficacia del riciclo e ridurre i rifiuti prodotti. Nel 2022, sono state 4,3 le tonnellate prodotte, a fronte delle 4,4 dell’anno precedente. Inoltre, il campus Bocconi è ormai da anni plastic free ed è dotato di 76 fontanelle di acqua purificata che erogano circa 875 mila litri all’anno.

Mangia sostenibile

Sia chiaro, mangia pure ciò che preferisci, ma abbi la consapevolezza di ciò che stai facendo. In accordo con le altre università milanesi e il Comune di Milano, la Bocconi promuove una food policy cittadina basata su quattro concetti: 1) migliorare l’impronta ambientale del cibo che viene consumato; 2) privilegiare il chilometro zero e la stagionalità; 3) promuovere il cibo che abbia i migliori standard per il consumatore. Infine, 4) valorizzare l’impronta sociale del cibo attraverso a una filiera virtuosa e a produttori eticamente corretti). Come lo fa in concreto la Bocconi? Attraverso azioni sia verso i fornitori, tenuti a mettere in campo le giuste azioni in questa direzione, sia promuovendo comportamenti virtuosi di acquisto e consumo del cibo dentro il campus.

Muoviti a basso impatto

Preferisci i mezzi pubblici e la mobilità sostenibile. Riguardo a quest’ultima, sappi che l’Università è membro di Euromobility e che quindi ha accesso a una serie di convenzioni per abbracciare uno stile di trasporto più verde ed economico. Trovi qui tutte le informazioni sulle convenzioni attive.

Si tratta di piccoli gesti, certo, ma sono gesti ai quali, come comunità, teniamo molto. Perché anche i singoli passi di ognuno contribuiscono ai grandi passi di tutti.

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