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Persone Margherita Della Valle

Trovate un leader e lasciatevi inspirare

, di Diana Cavalcoli
Per crescere bisogna lavorare con le persone giuste. Ne è convinta l'amministratrice delegata di Vodafone Group che ammette: "diventare Ceo mi ha cambiata. Ho iniziato a guardare sempre avanti e a pensare solo a come far meglio domani"

“Il segreto di una buona carriera? La curiosità e scegliere di lavorare con le persone giuste e con leader a cui ispirarsi.” La scuola francese prima dell’università, l’idea di diventare ingegnere nucleare e poi la decisione di iscriversi, come sua madre negli anni Cinquanta, alla Bocconi: corso DES (Discipline Economiche e Sociali). Margherita Della Valle oggi è amministratrice delegata di Vodafone Group, una delle poche donne al mondo al vertice di un colosso delle telecomunicazioni. 

Nel costruire la sua carriera racconta di come l’apertura mentale e la curiosità l’abbiano aiutata a trovare la sua strada. “Uscita dall’università non avevo in mente un percorso definito. Ero appassionata soprattutto di metodi quantitativi, la matematica e le sue applicazioni. Così ho sempre cercato, da amante della varietà, di cogliere tutte le opportunità che mi venivano offerte.” Della Valle lavora quindi in università a fianco del professor Fabrizio Onida, fa ricerca, pubblica studi. Sente però l’esigenza di mettersi alla prova sul mercato. Arriva così l’esperienza nell’ufficio studi di Montedison, dove lavora per quattro anni. Poi l’ingresso in Omnitel, oggi Vodafone. “Era una società innovativa, fondata da professionisti che volevano rivoluzionare il settore delle Tlc. Si apriva per me una nuova finestra sul mondo (ero la prima dipendente del marketing) e l’occasione di lavorare con una squadra internazionale: l’energia era quella tipica delle startup, per cui fai cose che non pensi siano possibili.” A partire da lì, l’ingresso in Finance fino a ricoprire la carica di Chief Financial Officer; a gennaio 2023 l’ultimo gradino: Della Valle diventa CEO del Gruppo Vodafone. 

“Omnitel era una startup affamata di talento, non c’è mai stato spazio per discriminazioni di genere. C’era tanto da fare e contava solo la competenza. In Vodafone continuiamo a lavorare per promuovere la diversità, non solo di genere”. Oggi che è amministratrice delegata cerca di essere una leader che ispira e vive l’azienda come fosse sua in tutti i suoi ruoli. “Non ho mai visto l’azienda come un qualcosa al di fuori di me. In inglese si parla di ownership, che significa assumersi la responsabilità in senso ampio, non solo rispetto alle proprie competenze. Ecco, per essere leader oggi credo che questo sia fondamentale. E poi dico quello che penso, ascolto quello che dicono gli altri, ammetto i miei errori e cerco sempre di imparare. È una missione: il mio sangue è rosso Vodafone” dice sorridendo.

“Diventare CEO mi ha in parte cambiata, ho iniziato a guardare sempre avanti e a pensare solo a come far meglio domani. È un lavoro più creativo. Alle ragazze che vogliono fare carriera dico che, anche se ci sono ancora tanti pregiudizi, per fortuna il mondo sta cambiando. Fino a un anno fa su quattro grandi aziende Tlc in Europa tutti i CEO erano uomini. Oggi abbiamo due uomini e due donne. La diversità è un vantaggio, nei team misti si lavora bene. Conta meno l’ego ed è grande la voglia di avere un impatto positivo 
sul mondo.”