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Persone Virginia Stagni

Tolgo la polvere con l'innovazione

, di Diana Cavalcoli
Da Financial Times ad Adecco, dai media al mondo del lavoro: così Virginia Stagni avvicina settori "vecchi" alla generazione z

Mi piace portare innovazione in mondi un po’ impolverati.” Dall’universo dei media a quello del lavoro sempre con la volontà di portare idee nuove in settori tradizionali. Virginia Stagni, classe 1993, laurea in Bocconi e master in Media & Communications alla London School of Economics, guida oggi la divisione Marketing e Comunicazione di Adecco, diventando a trent’anni la più giovane dirigente in Italia. È stata la più giovane manager in oltre centrotrent’anni di storia del Financial Times. 

Il rientro in Italia è l’ultima tappa di un percorso che l’ha portata prima da Bologna a Milano e poi a Londra. Dice: “Dopo il liceo classico ho scelto la Bocconi perché con il CLEACC potevo intraprendere un percorso ibrido che integrasse la parte analitico-manageriale con una parte invece più creativa. Una caratteristica che ho cercato poi in tutti i lavori che ho svolto”. L’anima creativa e imprenditoriale emerge già in ateneo: in Bocconi Stagni fonda un giornale-startup. “L’idea era far scrivere a studenti, esperti di finanza, di temi culturali: dalla musica all’arte. Alla fine del progetto le persone coinvolte erano un’ottantina in tutto il mondo.” Quell’idea però di promuovere la cultura grazie alle conoscenze finanziarie e un punto di vista manageriale diventa centrale per Stagni che sviluppa già da studentessa una grande attenzione per l’economia dei media. Il master a Londra le permette poi di specializzarsi ulteriormente tanto da voler incentrare la tesi sulla Media Economy. 

“Contatto diversi giornali tra cui l’FT. Ricordo di aver scritto via LinkedIn al Chief Commercial Officer per l’intervista durante la quale mi dice di guardare sul sito di FT per vedere le posizioni aperte. Mi candido a più posizioni, faccio più colloqui e dopo cinque entro in una startup di FT come programme coordinator.” Quel “piede nella porta”, complice un ambiente innovativo ma piccolo, aiuta Stagni a farsi notare. Dopo i primi tempi, in cui segue l’organizzazione di vari corsi di leadership per imprese sotto il brand FT, Stagni però continua a chiedersi: “Come fare per rendere i giornali più accattivanti per i giovani?”. 

Dopo un anno di esperienza e osservazione capisce l’importanza degli atenei per fare innovazione in azienda. Fonda e diventa direttrice di FT Talent Challenge, hub innovativo che attrae centinaia di giovani sempre con lo sguardo sui futuri lettori. In parallelo è advisor per la società di consulenza FT Strategies, da lei co-creata con il dipartimento Data. Nel 2021 l’inserimento nella lista Forbes Italia Under 30 e Fortune Under 40. 

“Innovare non è mai semplice, ci si scontra con modelli precostituiti, tradizionali e con colleghi da anni abituati a lavorare in un certo modo.” I numeri e i dati però aiutano. “Quando inizi a portare risultati anche le persone iniziano a capire la tua visione. Ed è fondamentale per un leader saper coinvolgere la squadra” aggiunge. Oggi Stagni si occupa di rivoluzionare le dinamiche legate all’occupazione in Italia. La sfida è monstre: trovare la quadra tra le esigenze dei lavoratori, delle aziende e delle istituzioni, il tutto con un mix tra incontri-scontri generazionali e di skill (digitali e non solo). “Mi sono detta: perché non provarci? ‘Difficile’ non significa ‘impossibile’.”