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Studio e sport, con impegno si puo'

, di Davide Ripamonti
Mario e Giulia, campioni europei nelle rispettive discipline, si destreggiano con molti sacrifici tra le aule dell'Universita' e i rispettivi siti di allenamento. Dimostrando pero' che il doppio impegno e' possibile. La Bocconi ha pensato a loro con il programma Sport Talent

Mario e Giulia, come in passato Eleonora Giorgi e Vittorio Gallinari, ma anche Federico Vismara, allo studio in Bocconi alternano dure sessioni di allenamento e gare a livello internazionale. E come loro sono già dei campioni.
Mario Guareschi, campione europeo under 23 di canottaggio nel 4 di coppia pesi leggeri nel 2022 in Belgio, 19 anni, di Cremona, in Bocconi frequenta il corso di laurea in Economia aziendale e management. Il fioretto è invece lo sport di Giulia Amore, iscritta al primo anno del Bachelor of Science in Economics, Management and Computer Science, da marzo campionessa europea giovanile, individuale e a squadre, risultato conseguito a Tallinn, in Estonia.
"Il canottaggio è uno sport duro, che richiede allenamenti intensi e continui, ma, al contrario di altri dove il talento è preponderante, premia molto il lavoro. Se lavori tanto alla fine i risultati arrivano". Come in università, dove per ora Mario è riuscito a tenere il ritmo: "Conciliare i due impegni è difficile, lo stress mentale che dà il canottaggio è a volte persino superiore a quello degli studi universitari. Mi alleno tutti i giorni, con periodi più o meno intensi a seconda del calendario di gare. Come detto prima, riesco a gestire bene i due impegni", continua Mario, "ma se dovessi, e per ora è soprattutto un sogno, entrare nella squadra olimpica è chiaro che l'impegno con il canottaggio diventerebbe ancora più pressante, con inevitabili conseguenze sul percorso universitario".

Li ha provati proprio tutti gli sport per tentare di sfuggire a quello che il destino sembrava riservarle, quasi come una condanna. Ma alla fine Giulia Amore non si è sottratta e per lei, figlia della plurimedagliata olimpica, mondiale ed europea Diana Bianchedi (attuale Chief of Strategic Planning and Legacy di Milano Cortina 2026) e dell'argento europeo Gianmarco Amore, sembra doversi aprire una carriera altrettanto luminosa: "Sono stati i miei genitori a indirizzarmi su altri sport, per cercare di risparmiarmi l'inevitabile paragone. Ma poi, in occasione dei Giochi di Londra 2012, ho deciso che avrei fatto scherma. Avevo solo 9 anni, ma le idee molto chiare sul mio futuro da atleta". Una carriera giovanile ricca di risultati importanti, culminata con gli Europei appena conclusi, e il passaggio al livello superiore alle porte. Contemporaneamente a un percorso universitario impegnativo (il Bachelor of Science in Economics, Management and Computer Science) destinato a garantirle un futuro anche dopo le gare: "Anche in questo mi sono ispirata a mia madre, laureata in medicina, che è stata capace di portare avanti i due impegni con il massimo profitto. Certo è dura, in alcuni momenti fra studio e allenamenti mi sono sentita davvero esausta". Il segreto, per uscirne indenni, si chiama programmazione: "L'anno prossimo, con la squadra olimpica di Parigi 2024 praticamente già fatta, mi concentrerò molto sugli studi, poi in quello successivo, che sarà l'ultimo del triennio, incomincerò la rincorsa per entrare nel team che disputerà i Giochi 2028, a Los Angeles". I Giochi Olimpici sono il sogno per ogni atleta, per lei, che ha respirato già quest'aria, ancora di più: "In qualche modo li ho già vissuti, sia attraverso i racconti in famiglia sia frequentando Casa Italia in occasione di Rio 2016. Si respira un'aria magica".

Per entrambi, e per altri come loro che, praticando sport ad alto livello agonistico, sia nazionale sia internazionale, potrebbero dover prolungare il periodo universitario oltre alla durata normale prevista, l'Università Bocconi è intervenuta con un programma di supporto, denominato Sport Talent. In particolare, l'Università mette a disposizione di studenti che si siano distinti per un particolare merito sportivo esoneri totali dal pagamento dei contributi accademici per un numero massimo di anni fuori corso pari alla durata legale del ciclo di studi prescelto. Il beneficio sarà, quindi, riservato solo ed esclusivamente a studenti atleti che, dimostrata continuità e comprovata attività sportiva durante il regolare percorso di studi prescelto (es. 3 anni per una laurea triennale), necessiteranno di ulteriore tempo per concludere il proprio ciclo di studi. Ma non è tutto. I beneficiari potranno godere di altri vantaggi, come, per esempio, momenti di incontro con altri atleti beneficiari; servizio di supporto; possibilità di accesso prioritario alle residenze dell'Università Bocconi; utilizzo dei servizi del Bocconi Sport Center (piscina, palestra, fitness) a condizioni speciali e utilizzo di un'area fitness presso Team Sports Arena con trainer dedicati. Una serie di vantaggi che, senza rendere più agevole il percorso universitario, consente agli studenti atleti di affrontare più serenamente il doppio impegno.