
Studio e creativita' le risorse di Andrea per tenersi in forma
Sollevare cassette d'acqua nel salotto di casa, un'eventualità alla quale nessun atleta, neanche in periodi di cupo pessimismo, probabilmente ha mai pensato. Ma in momenti di incertezza totale anche un po' di creatività serve per tenersi in forma. Andrea Benevelli, ala-centro dell'Urania Milano, serie A2 di basket, studente del Master in Food and Beverage di SDA Bocconi School of Management, segue le tabelle del preparatore atletico con quel che ha, ingegnandosi. "Il rischio di imbolsire un po' c'è", dice Andrea, "ma peggio di noi stanno gli atleti degli sport individuali, quelli che basano tutto sulla prestazione. Io e i miei compagni abbiamo i nostri programmi da seguire e lo facciamo per quanto possibile in casa e senza strumenti specifici. Ricorrendo anche alle bottiglie al posto dei pesi, se serve. Poi c'è la dieta, l'altro aspetto delicato per un atleta a riposo forzato".
Il campionato di basket è ancora nel limbo, nessuno sa se, come e quando riprenderà. E questo un po' di preoccupazione la genera, perché molte sono le incertezze al riguardo, da quelle agonistiche a quelle economiche. "In realtà al momento, nel nostro caso specifico, problematiche economiche non ce ne sono, ma credo che, parlando più in generale, vada trovata una soluzione condivisa tra atleti, società e Federazione, con uno sforzo da parte di tutti".
Per quanto riguarda l'aspetto psicologico, Andrea ha un enorme vantaggio rispetto a molti suoi colleghi, lo studio: "Il fatto di frequentare il Master, che prosegue regolarmente in distance, mi tiene mentalmente impegnato. Ho sempre pensato", prosegue Andrea Benevelli, "prescindendo da questa drammatica emergenza, che studiare sia fondamentale per un atleta. Per il suo completamento come persona ma anche per garantire un futuro che, come sappiamo, arriva presto". E, come ha potuto constatare nei contatti quotidiani con i compagni di squadra, quelli che studiano o hanno un interesse forte extra basket sono anche quelli che stanno affrontando con minore affanno questa situazione. Anche perché la stagione, iniziata con comprensibili difficoltà e qualche sconfitta di troppo dovuta all'inesperienza ("l'Urania è una società storica, ma non era mai arrivata in serie A", dice), era svoltata verso il bello: "Al momento saremmo qualificati per i playoffs", dice ancora Andrea, "questo stop purtroppo rischia di vanificare il grande lavoro fatto. Ma se guardiamo il lato positivo abbiamo una grande base da cui ripartire la prossima stagione, se questa terminerà così".