Stipendi dei calciatori: ecco quanto vale il Mondiale
Ai fini dello stipendio dei giocatori di calcio, una convocazione in nazionale conta più di una vita di esperienza in serie A. E a dirlo non è un club di tifosi, bensì due ricercatori della Sda Bocconi, Giacomo Silvestri e Fabrizio Montanari.
Il dato è emerso nel corso di una ricerca statistica effettuata prendendo a campione 397 stipendi di calciatori che abbiano giocato almeno mille minuti in campionato. Incrociando sei diverse variabili in un'equazione di regressione, è stato possibile verificare quali fossero i fattori più influenti per la determinazione dello stipendio futuro del giocatore.
Le sei variabili in gioco sono rappresentate dall'età dei giocatore, dal numero di stagioni disputate in serie A, dalle squadre cambiate durante la sua precedente carriera, dai punti accumulati dalla squadra nella stagione precedente, dalle performance personali (sempre durante l'anno precedente) e, infine, proprio dalla convocazione in nazionale.
Ed è proprio questo ultimo elemento ad essere tra i più incidenti sullo stipendio, secondo la ricerca: "Chi è chiamato in nazionale ha effettivamente una remunerazione maggiore nell'anno successivo", ha spiegato Giacomo Silvestri, "dunque ciò conferma che i giocatori hanno tutto l'interesse ad andare in nazionale, a differenza di quanto si dice di solito".
Dai dati presi in esame, infatti, risulta che l'età anagrafica del giocatore e la sua team stability, ovvero il fatto che abbia o no cambiato squadra nella stagione precedente, non hanno una incidenza significativa sullo stipendio, mentre più importante è invece il numero di stagioni disputate nella massima serie. A fare concretamente la differenza sono però gli altri tre fattori.
E se era piuttosto prevedibile, come ha dimostrato la ricerca, che i punti totalizzati in classifica dalla squadra durante la stagione precedente fossero l'elemento in assoluto più incidente nella determinazione della retribuzione del giocatore, così come le sue performance personali (al secondo posto), la vera novità è proprio l'influenza della chiamata in nazionale, che segue a ruota i primi due.
"Questa equazione ci dice che una serie di variabili legate alla squadra di appartenenza e alle prestazioni personali spiegano la dinamica salariale", ha sottolineato Silvestri, "e che la chiamata in nazionale ha un'incidenza molto significativa".
Fattori chiave, quelli analizzati da Silvestri e Montanari, che possono essere letti anche in un altro modo, in riferimento ai recenti scandali nel mondo del calcio: "Al momento non è possibile sapere e valutare con certezza quale sia stata l'influenza di eventuali manovre compiute sottobanco dai personaggi attualmente sotto inchiesta, tuttavia i dati dimostrano che gli stipendi dei giocatori sono ancora, almeno in parte, dipendenti da fattori individuali o di squadra".