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Sbatti il politico corrotto in prima pagina

, di Valentino Larcinese - professore associato di European economic policy
In democrazia il principio di accountability e' fondamentale ma, come dimostra lo scandalo inglese sui rimborsi spese, da solo non basta. A far la differenza e a cambiare il panorama politico e' la visibilita' mediatica data agli abusi

Una funzione importante delle istituzioni democratiche è responsabilizzare i governanti di fronte ai cittadini. È quella che gli anglosassoni chiamano accountability: il politico sa che alle elezioni successive dovrà rendere conto di quanto sta facendo. Ma è davvero così? In Italia la corruzione ha raggiunto livelli di guardia e il problema, anziché attenuarsi nel tempo, sembra amplificarsi. E tuttavia anche l'antica democrazia del Regno Unito, a lungo modello nel resto del mondo, non è immune da scandali. Nel 2009 il Daily Telegraph pubblicò i dettagli dei rimborsi spese dei membri del parlamento. Rivelazioni che, in un paese meno abituato alla corruzione come la Gran Bretagna, generarono furore. Con Indraneel Sircar, del Queen Mary College di Londra, abbiamo stimato l'impatto dell'expenses scandal sulle elezioni del maggio 2010. Dopo aver raccolto dati sulla copertura mediatica degli abusi di ciascun parlamentare abbiamo valutato statisticamente quanto i politici siano stati puniti a seguito della visibilità del loro caso e quanto invece in funzione dei loro abusi effettivi, che vennero poi determinati da una commissione d'inchiesta (commissione Legg).
La nostra prima conclusione è che la stampa britannica è stata equilibrata: la copertura mediatica è ben correlata con gli abusi effettivi e si è concentrata soprattutto sui membri del governo, come si addice a un watchdog del potere. Inoltre giornali di destra e sinistra hanno coperto lo scandalo in modo simile, senza fare sconti a politici ideologicamente vicini.
La seconda conclusione è che la visibilità mediatica ha avuto un impatto importante sulla composizione del parlamento emerso dalle elezioni del 2010. Innanzitutto i parlamentari i cui abusi sono stati maggiormente riportati dalla stampa hanno avuto minore probabilità di ricandidarsi. Chi ha deciso di ricandidarsi ha invece avuto un calo di consensi in funzione della copertura mediatica dei propri abusi. La punizione elettorale non è stata però quasi mai sufficiente a rimuovere un parlamentare. Dunque la rimozione dei politici corrotti è avvenuta prevalentemente nella fase pre-elettorale. Questo è simile a quanto è stato riscontrato per gli Stati Uniti, dove la rimozione dei politici corrotti avviene soprattutto nelle primarie. Candidati nominati e liste bloccate rimuovono pertanto un momento importante del processo di accountability e facilitano la permanenza di politici corrotti nelle istituzioni.

âžœ Sono le donne i candidati più colpiti
Perché la punizione elettorale è modesta? Innanzitutto la distanza ideologica fra candidati può indurre molti elettori a preferire un politico corrotto a uno più distante ideologicamente. La nostra analisi evidenzia però anche un altro meccanismo: gli elettori percepiscono i politici più vicini ideologicamente come più onesti, un caso emblematico di dissonanza cognitiva.
Le nostre analisi suggeriscono inoltre che le parlamentari donne sono state più danneggiate dallo scandalo dei loro colleghi maschi. A parità di abuso, partito, ruolo politico, hanno ricevuto una copertura mediatica maggiore e, a parità di copertura mediatica, hanno avuto una maggiore probabilità di rinunciare a ricandidarsi e una maggiore punizione elettorale. In breve, le donne appaiono più vulnerabili su diversi fronti, il che ne rende più difficile non solo l'elezione, ma anche la permanenza in parlamento una volta elette.
Per concludere, un'informazione accurata è cruciale per il buon funzionamento di una democrazia. La copertura mediatica dell'expenses scandal ha avuto conseguenze importanti sulla composizione del parlamento eletto nel 2010. Al contrario, la misura monetaria dell'abuso ricostruita dalla commissione Legg non ha avuto alcun effetto indipendente né sulla probabilità di ritirarsi dei parlamentari più coinvolti né sui voti riportati da chi ha deciso di ricandidarsi: chi è rimasto lontano dagli obiettivi è anche rimasto al suo posto, che avesse o no abusato del sistema dei rimborsi spese. È solo quando gli abusi hanno ricevuto visibilità mediatica che il sistema democratico di accountability ha funzionato.