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Procuratore sportivo, dagli albori al moderno agente Fifa

, di Davide Ripamonti
Un viaggio nel tempo all'interno di una professione sempre più importante e remunerativa su iniziativa di Bocconi Law and Sport Students. Presenti, tra gli altri, Caliendo e Pastorello

Una volta non c'erano, i calciatori trattavano i contratti direttamente con le società, avevano poche o nulle possibilità di scegliere il proprio destino, erano insomma "schiavi", seppur di lusso. Poi è arrivato Antonio Caliendo, che ha inventato una nuova professione, quella del procuratore sportivo, e adesso sono proprio i procuratori, insieme ai loro assistiti, a dettare le regole alle società. Dell'evoluzione del ruolo di procuratore sportivo si parlerà, mercoledì 26 marzo, alle 18, in aula Notari, in via Sarfatti 25, nell'incontro "Il procuratore sportivo in Italia: viaggio all'interno della professione di agente Fifa", organizzato dall'associazione studentesca Bocconi Law and Sport Students, in collaborazione con i colleghi di Bocconianamente. "Abbiamo pensato di invitare tre procuratori che rappresentano altrettante generazioni di questa professione", spiega Andrea Stincardini, presidente di Blss, "lo stesso Caliendo, un procuratore giovane ma già affermato come Federico Pastorello, che rappresenta tra gli altri anche un campione come Giuseppe Rossi, e un giovanissimo come Andrea Zamprogno".

All'incontro, che vedrà la partecipazione della docente del Dipartimento di studi giuridici, Melissa Miedico, interverrà anche Elisa Guarnieri, che cura l'immagine, la comunicazione e i rapporti con la stampa del campione dei San Antonio Spurs Marco Belinelli.

Ingresso libero fino esaurimento posti.