Organizzazione 2.0
Ciak, si gira, prendete appunti. Si potrebbe riassumere così l'ultima lezione di fondamenti di organizzazione aziendale dei corsi di laurea Bocconi in economia e management (Cleam) e in economia e management per arte, cultura e comunicazione (Cleacc). Sullo schermo però non passano le solite slide, bensì 14 video che gli stessi studenti hanno realizzato partendo da quanto appreso sui libri. Così, c'è il gruppo che, ironizzando sulla trasformazione di uno studente poco 'cool' in playboy di successo, mostra cosa sia l'apprendimento vicario e c'è il team che ha realizzato un'intervista a una vittima di mobbing come esempio dei comportamenti sbagliati nella direzione e nella leadership. C'è chi si è fatto ispirare dall'ultimo James Bond e dal Will Smith di Alla ricerca della felicità per mostrare gli effetti della prima impressione e chi ha usato spot televisivi per evidenziare le dinamiche collettive.
"Abbiamo chiesto agli studenti", spiega Severino Salvemini, responsabile del corso di fondamenti di organizzazione in Bocconi, "di realizzare, attraverso la forma narrativa a loro più congeniale, un prodotto che evidenziasse alcuni dei contenuti del corso". E da brava generazione y (questo, tra l'altro, il tema di uno dei video), cresciuta su Youtube e Facebook, i ragazzi hanno scelto in massa la forma del cortometraggio. "La proiezione dei 14 video selezionati è diventata dunque l'occasione per invertire i ruoli, con gli studenti che, in un certo senso, hanno fatto lezione a noi docenti", aggiunge Salvemini.
Il cast de "Il fantasma del Velodromo" al completo |
Tra i tanti filmati, due sono particolarmente interessanti, l'uno per la realizzazione tecnica e per il modo ironico in cui è impostato, l'altro per il tema trattato. Il primo è "Il fantasma del Velodromo", video nel quale si assiste alla metamorfosi di uno studente qualsiasi in un vero 'bocconiano' e che fa il verso all'idea stereotipata che di questo ha l'immaginario collettivo. Lo hanno realizzato Alessandra Pavan Bernacchi, che ne è la regista, Luca Fiorini, l'attore protagonista, Adele Cheli, Francesca D'Amico e Giulia Rosa, tutti al secondo anno della triennale Cleacc. "L'idea era quella di lavorare sul concetto di apprendimento vicario, cioè quello che si sviluppa attraverso l'imitazione dei comportamenti altrui", racconta Alessandra. Il tutto si gioca sulla percezione che il protagonista ha di se stesso e quella che di lui hanno i suoi colleghi, fino al momento in cui, presa coscienza della sua condizione, il Luca del video individua la strada del successo nell'imitazione dei peggiori cliché sul giovane che 'piace alla gente che piace'. Il secondo, semplicissimo dal punto di vista tecnico ma di grande impatto emotivo, è invece il racconto dell'esperienza di mobbing vissuto da una donna. Dall'iniziale clima positivo e di collaborazione nel suo ambiente di lavoro, alla divergenza di opinioni con il capo su una questione di lavoro e al progressivo degradarsi dei rapporti, fino alla messa in discussione delle qualità della donna e la conseguente scelta di questa di andarsene. Con una nota positiva finale, però, come racconta l'intervistata, a riprova delle sue capacità: "Nel mio nuovo lavoro, tra le altre cose, ricopro lo stesso ruolo che rivestiva il mio capo". Lo hanno girato Elena Beretta, Alessandra Bernini, Stefania Guerra e Alice Spadotto, studentesse al secondo anno del Cleam: "Durante il corso di organizzazione si è parlato anche di mobbing", racconta Stefania, "e ci è sembrato interessante portare l'esperienza traumatica che ha avuto questa ragazza, anche per il modo chiaro e diretto in cui ha mostrato di cosa si tratta". Due video, e lo stesso si può dire per tutti i 14 presentati durante l'ultima lezione, che rappresentano sì un modo per mostrare se si sono interiorizzati concetti quali percezione, motivazione, leadership, gestione del conflitto, ma che sono anche l'espressione di un modo diverso di concepire l'apprendimento stesso. Lezioni in cui produttori di contenuti diventano anche gli studenti, in puro stile 2.0.