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Open Side: la Bocconi apre alla citta' uno spazio per riflettere sulla formazione dell'artista

, di Andrea Celauro
Il 13 aprile, alle ore 18, l'Universita' inaugura uno luogo dove mostre e incontri promuoveranno il rapporto tra arte e formazione. E il 16 aprile, il primo appuntamento con, tra gli altri, Riccardo Previdi

Un luogo fisico al limitare della Bocconi, proprio lì dove l'Università si fonde con la città di Milano. Ma anche un luogo astratto, nel quale, attraverso mostre e incontri a tema aperti alla città, riflettere sulla ricerca e sulla produzione artistica. Tutto all'insegna di un unico fil rouge: il rapporto che lega la formazione e la didattica, patrimonio primo dell'accademia, con la pratica artistica e con l'essere artista. Il nome di questo spazio di mediazione è Open Side e sarà inaugurato il 13 aprile, alle ore 18 (l'indirizzo è via Röntgen 1), alla presenza del rettore della Bocconi, Andrea Sironi, del presidente del Comitato Bocconi Arts Campus , Paola Dubini, del vicepresidente del Centro Ask Bocconi, Stefano Baia Curioni, e dell'artista Riccardo Previdi.

Open Side è parte delle attività di Bocconi Arts Campus e l'ideazione del suo programma, che si concentrerà sul tema della formazione e dell'educazione di un artista, è a cura del Centro di ricerca Ask Bocconi (Art, science and knowledge). Il programma è suddiviso in tre cicli tematici dedicati rispettivamente alle arti visive, al testo e alla letteratura e alle arti performative. Ogni ciclo di attività avrà una sezione espositiva e un ciclo di incontri aperti al pubblico con artisti e protagonisti del macrocosmo dell'arte.

Il primo appuntamento, dedicato alle arti visive, è il 16 aprile (ore 18) con "Cosmopolitan canvases. Art and education facing globalization", tavola rotonda in inglese con Stefano Baia Curioni, Ilaria Bonacossa (PAC, Villa Croce), Patrizia Brusarosco (Viafarini), Adrian Favell (SciencesPo), Annie Ratti (Fondazione Antonio Ratti), Angela Vettese (IUAV).

Parallelamente, le mostre: il primo allestimento riguarderà l'esposizione dei risultati della ricerca "The State of the Art: Art Practices, Cultural Practices and Social Transformation", che evidenzia le dinamiche del mercato dell'arte contemporanea, realizzata dal Centro Ask ed esposta alla Biennale di Architettura 2014.

"Unire e far dialogare mondi diversi, come quelli dell'arte e dell'accademia, è uno strumento di conoscenza", sottolinea Paola Dubini. "Open Side vuole dunque rappresentare il luogo in cui questi due mondi possono incontrarsi sia idealmente che fisicamente. Ma è anche uno spazio aperto a disposizione della città affinché la riflessione sull'arte e sul suo mondo non resti confinata tra le mura dell'Università".