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Nella piscina di Sportclub

, di Davide Ripamonti
Campione europeo, bronzo olimpico, commentatore Rai e dirigente sportivo, Luca Sacchi è stato ospite questo pomeriggio a Radio Bocconi
Luca Sacchi con i ragazzi di SportClub

Fisico asciutto a sfatare la leggenda che vuole i nuotatori appesantirsi al termine della carriera, voce perfetta per la radio e la tv come ha dimostrato in una improvvisata telecronaca, Luca Sacchi, campione europeo dei 400 misti ad Atene nel 1991, bronzo alle Olimpiadi di Barcellona '92 nella stessa gara, 28 titoli italiani vinti, è stato ospite della puntata odierna di Sportclub (in replica domani alle 16), la trasmissione sportiva di Radio Bocconi, condotta per l'occasione da Giusy Di Girolamo, Chiara Galli e Ilaria Morandini.

Sacchi, oggi apprezzato commentatore tecnico della Rai, ha ripercorso le tappe della sua carriera e ha toccato i temi più scottanti e delicati del nuoto odierno, dal doping alla "guerra dei costumi". "I momenti della mia carriera da atleta che ricordo con maggiore soddisfazione sono ovviamente il podio di Barcellona e la vittoria agli Europei di Atene", dice, "ma anche da telecronista mi sono tolto parecchie soddisfazioni con le vittorie dei nostri atleti. Tuttavia il momento forse più emozionante è stato a una gara in Spagna, vittoria dell'atleta di casa Lopez Zubero e tutto il pubblico coinvolto in un canto di gioia collettivo". Sacchi, che ha iniziato la carriera allenato dal padre Remo, "è dura avere come allenatore il proprio genitore, non stacchi mai, si mescolano i rapporti professionali con quelli affettivi", è oggi presidente e responsabile marketing della Dds, una delle società più importanti del nuoto italiano, ma è conosciuto dal grande pubblico soprattutto per le sue appassionate telecronache per la Rai. "I Mondiali di nuoto nel luglio di quest'anno a Roma saranno un grande avvenimento sia sportivo che mediatico", spiega, "con i nostri atleti, in particolare Pellegrini, Filippi, Magnini e Terrin, che ci daranno grandi soddisfazioni. Sono le donne attualmente le nostre punte di diamante". Il nuoto è alle prese negli ultimi anni con la questione costumi. Che cosa ne pensa Sacchi? "Li ho provati questi costumi, sono magnifici. Adesso però si sta esagerando, non si capisce quale sia il reale valore degli atleti, che spesso usano l'alibi costumi per giustificare le loro prestazioni e quelle degli avversari. Da gennaio ci sarà però una regolamentazione". Un po' come il doping: "Ho assistito a diverse situazioni discutibili, come i progressi improvvisi della Cina di qualche anno fa e sono favorevole a controlli più efficienti. Ma è un problema diffuso nell nostra società quello di voler sembrare migliori di quello che si è, non è solo dello sport".