Ma cosa fanno gli altri?
Sebbene sia ormai risaputo che le emozioni sociali sono una determinante importante del comportamento individuale e che il processo decisionale individuale è influenzato dalle conseguenze sociali che la scelta potrebbe avere e dalle scelte fatte da altri individui, l'economia teorica non considera tali fattori in modo sistematico.
Fabio Maccheroni, Massimo Marinacci e Aldo Rustichini nel paper Social Decision Theory: Choosing within and between Groups, in fase di pubblicazione sulla Review of Economic Studies, sostengono che le emozioni andrebbero enfatizzate quando si studia il processo decisionale individuale nelle società contemporanee. I tre studiosi propongono un nuovo modello di scelta che studia le preferenze individuali e il processo decisionale in rapporto alle scelte fatte dai pari. Nel loro schema, l'atteggiamento rispetto ai guadagni e alle perdite sociali viene modellato attraverso due emozioni sociali che giocano un ruolo importante nel plasmare la personalità individuale: l'invidia, l'emozione negativa di cui gli agenti fanno esperienza quando il loro risultato individuale è peggiore di quello dei loro pari, e l'orgoglio, l'emozione positiva che si prova quando si hanno risultati migliori dei propri pari.Gli autori mostrano che, quando l'atteggiamento rispetto alle scelte dei pari è incorporato nelle preferenze individuali, le migliori opzioni che gli agenti sarebbero disposti ad accettare tendono ad adeguarsi alla media (o a qualche altro indice) della distribuzione dei risultati nella società. Inoltre, quando le preferenze sociali vengono tenute in considerazione, si possono riscontrare fenomeni economici peculiari. In effetti, se la scelta ottimale di consumo fatta da un agente è al di sotto dell'ottimo sociale, l'agente tende ad elevare il proprio consumo per conformarsi alla scelta dei pari. Così l'equilibrio sociale potrebbe essere caratterizzato da meccanismi di sovraconsumo, mentre nel caso in cui la scelta riguardi le ore lavorate, il modello spiega l'esistenza di meccanismi che conducono al workaholism (stacanovismo). Ancora, se tra gli individui prevale l'invidia rispetto ai profili di consumo, gli agenti, preoccupati del fatto che i propri consumi non siano inferiori a quelli di chiunque altro, sceglieranno tutti lo stesso livello e genere di consumo; in altre parole, ci sarà conformismo nelle scelte di consumo. Al contrario, se prevale l'orgoglio l'equilibrio sociale sarà caratterizzato da anticonformismo e diversificazione dei consumi. Le società in cui prevale l'orgoglio (come gli Stati Uniti) dovrebbero perciò essere caratterizzate da un livello comparativamente più alto di diversità nei consumi e nel reddito, mentre una maggiore uguaglianza dovrebbe caratterizzare le società in cui l'invidia è più significativa dell'orgoglio (come i paesi dell'Europa).