La vita di Alessandra, 25 anni alla volta
«I primi 25 anni della mia vita li ho passati a studiare, i 25 successivi a costruire una carriera in grandi multinazionali in giro per il mondo. I prossimi 25? Vorrei contribuire a costruire progetti ad impatto sociale». Alessandra Mangione per anni manager ai vertici di colossi come LVMH e L'OREAL oggi ha creato una realtà no profit per lo sviluppo dei talenti in «un angolo di paradiso» a Piedimonte Etneo, tra Catania e Taormina in Sicilia. La telefonata la raggiunge così ai piedi dell’Etna, tra i campi di agrumi e ulivi che coltiva su circa quattro ettari tra mare e vulcano.
Prima della grande svolta, la sua è stata una carriera che definisce tradizionale. Dopo la laurea in Bocconi in Marketing nel 1996, Alessandra Mangione entra in L'Oréal dove rimarrà circa 20 anni lavorando a Torino prima nel Marketing e poi come Education Director Italia nella formazione clienti per L'Oréal Professionnel, una sfida vista la giovane età, e poi Education Director Worldwide con base a Parigi.
Un salto a piedi pari fuori dalla comfort zone. «Molti colleghi mi avevano sconsigliato di lasciare il marketing. All’epoca non era facile cambiare filiera - spiega - ma alla fine è stato un booster di carriera, mi ha aiutato la voglia di imparare e la capacità di coinvolgere le persone nei diversi progetti. Ho cercato così di essere una manager capace di ascoltare le esigenze della squadra».
Un approccio che funziona: sono anni di viaggi e riunioni in tutto il mondo. La carriera procede spedita portandola verso nuove responsabilità di business sui mercati emergenti di Africa, Medio Oriente, America Latina e poi al secondo salto importante di carriera al ruolo di direttrice generale Francia per la marca Essie nel 2014.
Due anni dopo arriva il terzo salto: entra in LVMH Perfumes & Cosmetics dove è prima direttrice generale mondo nella Maison Make up Forever per il business professionale e poi direttrice generale per l’Europa nella Maison Fresh. «Lì ho avuto modo di capire ancora di più quanto sia complesso il lavoro di una multinazionale del lusso con tutte le sfide legate alla sostenibilità e allo sviluppo dei talenti».
Nel 2021 la decisione di cambiare tutto. «Sono stati anni intensi», racconta, «Avevo molte responsabilità e amavo il mio mestiere: riportavo direttamente al CEO e sedevo ai tavoli in cui venivano prese le decisioni. Però ho anche iniziato a farmi molte domande su cosa volessi davvero dalla vita e se non potessi applicare quello che avevo appreso, le mie competenze, per altri scopi più vicini al mio sentire».
Nasce così il progetto di un hub collaborativo no profit in Sicilia che la vede nel ruolo di Direttrice della Tenuta Cirale. «L’idea è creare un luogo dove coltivare benessere per le persone ed il pianeta. Da una parte, un’azienda agricola biologica che punta alla coltivazione, al consumo e alla commercializzazione sostenibile. Il che vuol dire rigenerare il terreno, rispettare l’ambiente e ridurre lo spreco alimentare. Dall’altra parte, un’attività di sviluppo personale, coinvolgendo la comunità locale grazie ad iniziative sociali di impatto per lo sviluppo dei talenti, delle competenze dei giovani imprenditori e della collettività». Attività a cui Alessandra Mangione affianca la consulenza come manager ed esperta dividendosi tra la Sicilia e la Francia.
Visto il suo percorso, alle nuove generazioni e alle più giovani consiglia di imparare ad ascoltarsi scommettendo su sé stesse: dalla formazione alle sfide sul lavoro. «Occorre capire cosa ci accende e poi lavorare per tracciare la propria strada. Se oggi posso ideare un mio progetto e avviare una mia attività è anche perché ho investito sulle mie capacità nel tempo oltre a rendermi autonoma a livello finanziario». Come a dire che gli anni in giro per il mondo, tra call e Kpi, hanno preparato il terreno per nuove fioriture.