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La svolta del mondo e dei suoi leader

, di Gianmario Verona - ordinario presso il Dipartimento di management e tecnologia
Oggi piu' che mai il futuro e' nelle mani di chi, persone e organizzazioni, ha la capacita' di rigenerarsi e rigenerare il pezzetto di mondo che lo circonda, scrive il rettore Verona in apertura nel nuovo numero del magazine Bocconi. Servono nuove idee e competenze per immaginare una via diversa e talenti che accettino la sfida

Capacità di reinventarsi. Ecco cosa la pandemia ci ha insegnato. Reinventare il lavoro, le abitudini, le relazioni, il modo di fare business e di creare valore. Ma non solo. Da una parte, infatti, ha reso ancor più evidente quanto in un mondo globalizzato a far la differenza sia la capacità di collaborare: tra persone, tra azienda, tra pubblico e privato come nel caso dei vaccini. Dall'altra ha ridisegnato il ruolo e i contorni dei leader, a cominciare da quelli dei CEO delle aziende chiamati ora a guidare le loro società ma anche il cambiamento che i megatrend accelerati dalla pandemia stanno imponendo alla società. Dal cambiamento climatico all'acuirsi delle disuguaglianze sociali il destino del mondo non può più essere solo una questione in mano alla politica. Il testimone è saldamente in mano anche alle imprese e ai loro leader perché più di tutti, con le loro scelte, sono ora in grado di dare il giusto ritmo a una transizione non più rimandabile verso una società sostenibile secondo i principi ESG. Non solo green quindi ma in grado di compensare le diversità tra ricchi e poveri, sud e nord del pianeta.

Come ha scritto Larry Fink, Ceo di BlackRock nella sua lettera ai CEO "Non è mai stato così essenziale per i CEO mostrare una voce coerente, uno scopo chiaro, una strategia coesa e una visione di lungo periodo. In questo clima di incertezze, lo scopo della vostra impresa deve essere la vostra stella polare". Alla capacità di reiventarsi per creare valore, da sempre alla base del capitalismo che oggi si sta reinventando per essere sostenibile, i CEO e le imprese devono imporsi di rispondere alle esigenze di tutti i loro stakeholders, e non solo degli azionisti, e proporsi come risposta a un mondo che ha fatto della complessità la sua principale caratteristica.

Oggi più che mai quindi il futuro è nelle mani di chi, persone e organizzazioni, ha la capacità di rigenerarsi e rigenerare il pezzetto di mondo che lo circonda avendo chiaro il loro "purpose" ovvero il loro scopo. Per farlo servono nuove idee e competenze per immaginare una via diversa. Servono talenti che accettino la sfida e si mettano in gioco.
Da sempre Bocconi è al fianco di questi talenti per aiutarli a trovare la loro strada e per farlo essa stessa si rigenera anno dopo anno arricchendo il suo capitale umano e aprendosi a nuove competenze e discipline: dalla geopolitica all'intelligenza artificiale, dalla sostenibilità alla computer science per traghettare le scienze sociali verso un mondo green e inclusivo che trae energia dalla rivoluzione digitale in atto. Quel mondo che insieme a Financial Times abbiamo chiesto di immaginare a 200 giovani talenti selezionati in tutto i mondo per essere i protagonisti della terza edizione di FtxBocconi challenge.