Contatti

La sfida dei carburanti alternativi, risparmiare senza fermarsi

, di Gabriele Grea - docente del Certet Bocconi
Le rilevazioni di Aci e Censis hanno dimostrato una sensibilità al prezzo della benzina largamente superiore alle aspettative

Nel giugno del 2008, secondo il Rapporto automobile Aci Censis, con le quotazioni della benzina intorno agli 1,5 euro per litro, 21 automobilisti su 100 si apprestavano a rivedere il proprio schema di mobilità limitando l'uso delle proprie autovetture. Secondo la stessa fonte, un anno dopo e con le quotazioni del carburante stabilizzate intorno a 1,15 euro, di quei 21 automobilisti solo 8 sarebbero tornati ai livelli di utilizzo precedenti. Dai dati citati si rileva, al contrario di quanto suggerito dall'esperienza recente specialmente in merito al contesto italiano, un livello significativo di elasticità della domanda di mobilità privata al prezzo, che evidenzia margini di efficienza nella definizione dei modelli di mobilità individuale attraverso il ricorso a schemi più razionali (non a caso il minore utilizzo dell'autovettura si è declinato principalmente in una diminuzione dei chilometri percorsi e dei giorni di utilizzo e in una contrazione degli spostamenti inferiori al chilometro).

Le scelte individuali funzionali al risparmio in materia di mobilità possono ovviamente focalizzarsi solo in parte sul contenimento delle percorrenze, essendo le dinamiche di spostamento spesso legate all'attività lavorativa o ad altre necessità non facilmente modificabili.In questo quadro di riferimento, le prospettive di diffusione dei carburanti alternativi possono rappresentare una dimensione del contributo da parte della mobilità e dei suoi paradigmi di sostenibilità al risparmio individuale.Da tempo le case automobilistiche hanno compreso a livello mondiale come il terreno dell'auto ecologica rappresenti il futuro del mercato. Grazie anche agli ingenti capitali dedicati dal settore alla ricerca e sviluppo, lo studio di propulsioni e carburanti a basso e nullo impatto ambientale è (in direzioni differenti e con differenti orizzonti temporali) in via di rapida evoluzione. Le dinamiche di sviluppo dei sistemi propulsivi tradizionali e di quelli maggiormente innovativi porteranno a una crescente espansione del mercato dei veicoli elettrici, mentre veicoli alimentati a gas naturale e biocarburanti rappresentano già oggi una realtà in forte crescita. La dinamica effettiva dei parchi veicolari nel breve e medio periodo sarà condizionata da una serie di fattori contingenti quali l'autonomia dei veicoli e la disponibilità delle reti distributive. Ma quanto risparmiamo oggi con i carburanti alternativi? Rimanendo nell'ambito dei combustibili di origine fossile, con il passaggio dal diesel al metano è possibile stimare per un'autovettura che percorra una media di 15 mila chilometri/anno minori costi intorno al 45% annuo (30% se si considera l'ipotesi di passaggio a gpl), corrispondente a un risparmio annuale superiore ai 700 euro, ma il contributo delle energie alternative al contenimento dei costi della mobilità è destinato a divenire sempre più rilevante. L'obiettivo ultimo degli sviluppi tecnologici rimane quello della diffusione di sistemi propulsivi che combinino la massima efficienza energetica e il minimo impatto ambientale (zero emissioni, energia pulita prodotta attraverso fonti rinnovabili), raggiungibile tanto più rapidamente laddove politiche economiche, fiscali e di incentivazione saranno in grado di creare le condizioni per lo sviluppo del mercato.Il trend nascente nell'ambito dei sistemi di mobilità individuale, che dovrà essere consolidato nel futuro più prossimo, è quello di una sostanziale sinergia tra i paradigmi di sostenibilità legati al mondo della mobilità e le strategie di diminuzione di consumi energetici e costi. Senza dimenticare che, per conseguire risultati importanti in materia di contenimento dei costi sociali connessi al settore dei trasporti, gli obiettivi di sostenibilità dovranno essere in grado di generare una strategia di innovazione organizzativa e tecnologica dei modelli di mobilità individuale e collettiva che porti allo sviluppo di servizi flessibili, integrati, e fortemente rispondenti alle multiformi esigenze della domanda.