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Persone Mariafrancesca Carli

La leadership diffusa di Mariafrancesca

, di Diana Cavalcoli
Per guidare più team in un settore internazionale come l’M&A non basta dettare la direzione, ma bisogna coinvolgere le persone, spiega Carli, Managing Director di BDT&MSD Partners. Che alle ragazze consiglia di ascoltate i consigli, ma anche la pancia

“La carriera è certamente importante ma per me è stato altrettanto importante avere una rete di donne a cui chiedere consiglio. Non solo colleghe ma anche amiche. Penso a mia sorella o a mia nipote, che mi dà molto raccontandomi la sua generazione, da cui anche noi senior possiamo imparare.” Mariafrancesca Carli ha costruito tutta la sua carriera in ambito M&A e oggi è Managing Director di BDT&MSD Partners dopo essere stata in Goldman Sachs e in J.P. Morgan a Londra e 
a New York.

Decisa lo è sempre stata. Dice: “Già al liceo sapevo di voler fare due cose, una era la Bocconi e l’altra era vivere all’estero”. Si laurea così in Economia politica nel 1988 e anche grazie all’incoraggiamento del professor Mario Monti vola alla Sloan School of Management del MIT a Boston. Qui scopre la passione per le acquisizioni e le fusioni. Racconta: “Ricordo l’adrenalina delle prime operazioni e il fatto che noi donne eravamo pochissime. Però, per quanto fosse un lavoro faticoso, si è sempre in viaggio, mi sono sempre divertita. Mi piaceva la dimensione internazionale delle sfide e il fatto che ci fosse sempre da imparare”. A conquistarla è anche l’aspetto relazionale del lavoro. “Può sembrare il contrario ma in realtà come consulente di una società hai spesso a che fare con famiglie per cui quell’operazione è forse l’unica della vita. Devi non solo essere competente ma anche conquistarti la loro fiducia” aggiunge.

Oggi che guida più team su più operazioni, Carli spiega che serve una leadership diffusa per portare avanti i deal. “Non basta dettare la direzione, bisogna coinvolgere le persone. Le decisioni vengono prese in modo collegiale ascoltando tutte le teste della squadra. Sono poi molto attenta a trasmettere ai più giovani la passione e i principi etici del lavoro, però ascolto anche molto. Dai più giovani si può imparare a pensare in modo più progettuale ed è dal dialogo tra mondi diversi che spesso nasce l’idea o la soluzione migliore”.

Essere leader significa poi dare fiducia e saper delegare. Per Carli, mamma di due figli, è anche l’unico modo per conciliare lavoro e famiglia. “Bisogna imparare – sottolinea – a bilanciare le energie, a volte il lavoro chiede di più, altre volte devi esserci per la famiglia. Non è semplice ma penso che persone ‘rotonde’, realizzate in termini affettivi ma anche nelle loro passioni fuori dal lavoro, siano più efficaci anche a livello professionale.” L’importante quindi è avere un network fuori dalla propria bolla “perché la diversità aumenta la creatività anche in finanza”. 

Immaginando di parlare a una studentessa di vent’anni, indecisa sul suo futuro e sulla carriera, Carli sottolinea l’importanza di ascoltare i consigli ma anche la propria pancia, di essere consapevoli del proprio valore ma cercare sempre persone da cui imparare. “Aiuta poi trovare uno sponsor, e qui in America è la normalità, qualcuno che creda in noi e ci tiri su. Che tenda la mano insomma.” Con l’idea di poter essere quell’aiuto in più, Carli è presidente del Board of Directors di Friends of Bocconi, la charity che promuove i progetti dell’ateneo negli Stati Uniti.