La fiamma del peccato
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Stefano Zorzoli |
Il regista Billy Wilder è un maestro della commedia brillante, ma ci ha regalato anche thriller neri come la notte, tra i quali La fiamma del peccato del 1944, un torbido intreccio in cui il marito è ricco e insulso, la moglie è una crudele dark lady e l'amante è travolto dagli occhi di lei. La trama ci offre alcuni spunti economico-finanziari. L'amante è un agente di assicurazioni che, d'accordo con la sua dark lady, fa stipulare al marito un'assicurazione sulla vita, contenente un'inusuale clausola contrattuale. In caso di morte causata da incidente ferroviario, l'indennizzo da pagare alla moglie sarà doppio: in inglese, il titolo del film è infatti Double indemnity. E così ... Ebbene, nel film ci sono due elementi tipici della strategia delle compagnie di assicurazione. In primis, ecco il profilo del bilanciamento premio-rischio. La clausola del doppio indennizzo consente alla compagnia di applicare, coeteris paribus, un premio più elevato, confidando nella bassa probabilità di manifestazione dell'evento coperto dal doppio indennizzo. Inoltre, ecco il profilo del controllo sulla veridicità dei fatti occorsi. Nel caso in cui l'evento coperto dal doppio indennizzo sembri verificarsi, prima di liquidare il beneficiario la compagnia farà infatti intervenire i propri investigatori, per verificare che la morte dell'assicurato sia realmente avvenuta in coerenza con il contenuto della clausola contrattuale.