La congestione si batte con la logistica delle merci
La gestione del traffico cittadino e più in generale della logistica urbana è un tema sempre più centrale nelle agende politiche delle amministrazioni locali e di forte impatto sulla percezione di qualità della vita da parte delle comunità cittadine. La ricerca di soluzioni al problema del congestionamento del traffico e del livello di inquinamento ambientale si sono caratterizzate in Italia per la natura contingente degli interventi adottati, sia a livello nazionale che a livello regionale o locale.
La recente introduzione del cosiddetto Ecopass in un'area ristretta diMilano si differenzia proprio per la natura strutturale che la caratterizza. Sotto questo profilo, bisogna riconoscere che si tratta di un intervento che colloca la metropoli lombarda tra le cittadine europee più all'avanguardia in Europa, sia per la soluzione tecnologica adottata sia per il valore segnaletico del progetto. Tuttavia si è ben lontani dal poter considerare questa come misura risolutiva, in ordine sia al traffico sia al suo impatto ambientale. Le ragioni sono riconducibili sia alla dimensione del perimetro all'interno del quale è stata circoscritta la misura, sia per la natura isolata del provvedimento.
Sul primo punto si può quindi ben capire, anche se non condividere, che si è trattato di un compromesso tra il meglio per la città e la sostenibilità politica e sociale. Sul secondo aspetto, invece, ritengo che l'osservazione di altre esperienze debba indurre a considerare questa solo come una delle azioni all'interno di un piano molto più articolato e integrato, finalizzato ad agire sia sul traffico determinato da persone, sia soprattutto su quello delle merci. È soprattutto quest'ultimo infatti a condizionare la fluidità del traffico nelle nostre città, che – caratterizzate da strutture viarie ereditate da schemi progettuali del passato - subiscono pesantemente l'effetto sui flussi determinato dai mezzi adibiti al trasporto di merci e dalle soste, frequenti e in zone non idonee, di carico-scarico degli stessi.
La razionalizzazione dei flussi di trasporto merci dovrebbe quindi essere aggredita con maggiore sistematicità, anche perché è prospetticamente crescente l'enfasi che le aziende di produzione e di distribuzione all'ingrosso pongono sul livello di servizio logistico che offrono alla distribuzione al dettaglio. Questa è sollecitata a ridurre il proprio investimento in magazzino senza danni alla capacità di risposta al cliente, grazie al rifornimento continuo assicurato dagli operatori di logistica distributiva, come accade nel caso dei farmaci, per cui gli operatori logistici specializzati sono in grado di garantire anche consegne multiple in più occasioni nella stessa giornata.
Un sistema più articolato potrebbe affiancare quindi numerosi provvedimenti. Ad esempio, nelle esperienze giapponesi, l'utilizzo di sistemi satellitari in grado di monitorare il traffico, diffondere informazioni in tempo reale agli operatori del trasporto merci e soprattutto proporre percorsi e finestre orarie di carico-scarico più razionali e bilanciate per categorie merceologiche e intensità del traffico nelle diverse aree di consegna. Un'altra opzione, già percorsa in Germania a Kassel e ad Osaka in Giappone, consiste nella realizzazione di piattaforme logistiche comuni in aree cittadine ma esterne alla zona di interesse, attraverso cui sistemi di trasporto "cooperativo" o "collaborativo" provvedono poi allo smistamento all'interno della cerchia cittadina più ristretta. Altrettanto efficaci sono i terminali logistici pubblici, per persone e merci, predisposti a Monaco di Baviera e a Seki, ancora una volta in Giappone. Estremamente efficaci, infine, sono anche le soluzioni di trasporto merci via metropolitana adottate in Olanda per il trasporto merci tra l'aeroporto di Schipol e Aalsmeer e il Dual Mode Truck testato a Tokyo.
In definitiva, quindi, si può ritenere che le zone a traffico limitato rappresentino solo un passo verso una gestione efficace della cosiddetta city logistics e non certo la soluzione al problema stesso.