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Incentivare la partecipazione al mercato fondiario in Kenya

, di Diva Barisone
La studentessa LEAP Diva Barisone racconta il seminario di Lorenzo Casaburi sui meccanismi dietro le imperfezioni del mercato fondiario dell'Africa subsahariana

In gran parte dell'Africa sub-sahariana, le assegnazioni di terra sono in gran parte determinate dall'eredità e si sostiene che le frizioni del mercato fondiario abbiano un effetto negativo sull'efficienza e l'equità. Tuttavia, all'ultimo LEAP Coffee, Lorenzo Casaburi (Università di Zurigo), autore di "Land Rental Markets: Experimental Evidence from Kenya", ha esposto alcune delle prime prove sperimentali del fatto che alcuni interventi possono incentivare con successo alla partecipazione al mercato fondiario.

Lo studio si concentra sugli effetti dell'incentivazione della partecipazione al mercato fondiario in Kenya, attraverso la randomizzazione di proprietari terrieri selezionati in tre categorie di intervento. L'esperimento mira a generare prove per affrontare alcune questioni aperte riguardanti i mercati fondiari nell'Africa sub-sahariana, le cui risposte possono fornire maggiori informazioni sulle frizioni sottostanti.

Un'indagine di base ha mostrato che il motivo principale che impedisce alle persone di affittare la loro terra sono i costi di ricerca, con il 25% dei proprietari che tengono almeno un terreno incolto. L'indagine è stata usata per identificare coloro che avevano almeno 2 terreni e che erano disposti ad affittare quello addizionale in cambio di un sussidio. Il campione è stato ristretto a questi potenziali interessati e, in particolare, al terreno target da loro menzionato. In seguito, i proprietari terrieri sono stati suddivisi in modo casuale in tre gruppi: a uno è stato offerto un sussidio per affittare uno dei loro appezzamenti, simulando un miglioramento marginale dell'efficienza del mercato fondiario; al secondo è stato concesso un trasferimento di denaro incondizionato per controllare gli effetti sul reddito; il terzo era un gruppo di controllo.

I risultati mostrano un impatto significativo e grande del sussidio sull'affitto dei terreni target, il che dimostra che l'intervento ha incentivato con successo la partecipazione al mercato fondiario. Per quanto riguarda le implicazioni a livello distributivo, sembra esserci una riallocazione della terra verso individui con scarsa disponibilità di terra. Vale a dire, gli affittuari possiedono in media meno appezzamenti dei proprietari, mentre i due gruppi non sono significativamente diversi in termini di ricchezza non fondiaria. Questo risultato esclude l'ipotesi che un mercato fondiario più attivo possa andare a vantaggio solo degli individui che sono già ricchi di terra e cercano di espandersi. Inoltre, gli affittuari sembrano essere più imprenditoriali, con il sussidio che aumenta la probabilità di lavorare colture commerciali, aumentando fortemente il valore del raccolto.

Lo studio non ha lo scopo di offrire suggerimenti di carattere politico. Tuttavia, essendo uno dei primi esperimenti sul tema delle frizioni del mercato fondiario nell'Africa subsahariana, fornisce nuove indicazioni sui meccanismi che si celano dietro le imperfezioni del mercato fondiario.