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Ricerca Imprese familiari

Risolvere il dilemma crescita/controllo

, di Andrea Costa
Le imprese familiari possono raccogliere nuovo capitale azionario senza rinunciare al controllo, come suggeriscono Peter Pope e Claudia Imperatore

I diritti di voto basati sulla durata (Tenure-based Voting Rights o TVR), cioè quei diritti che gli azionisti ottengono se conservano le azioni per almeno due anni e che perdono se le azioni sottostanti vengono vendute o trasferite, possono migliorare significativamente le traiettorie di investimento delle imprese a controllo familiare senza comportare la perdita del controllo. È quanto sostengono Claudia Imperatore e Peter F. Pope, del Dipartimento di Accounting Bocconi, nel loro articolo "Do Tenure-Based Voting Rights Help Mitigate the Family Firm Control-Growth Dilemma?", appena pubblicato sullo Strategic Management Journal.

Questo risultato è particolarmente rilevante per le imprese familiari, per le quali il mantenimento del controllo è fondamentale, in quanto i TVR facilitano l'aumento dell'emissione di azioni e degli investimenti. Inoltre, dopo l'adozione dei TVR, queste imprese non solo aumentano i loro investimenti, ma registrano anche miglioramenti nel pagamento dei dividendi e nella rappresentanza degli azionisti di minoranza, indicando una tendenza ad allineare gli interessi con quelli degli investitori esterni. 

Le imprese a controllo familiare, che sono numerose ed economicamente significative in molte economie, spesso si trovano ad affrontare un dilemma: perseguire la crescita raccogliendo capitale esterno può diluire il controllo familiare. Come osserva Peter Pope, “i titolari di imprese familiari potrebbero preferire rinunciare a investimenti redditizi se l'alternativa è perdere il controllo familiare quando gli investimenti richiedono l'emissione di nuovo capitale azionario esterno.” Questo dilemma può portare a un sottoinvestimento e ostacolare la crescita dell'impresa e lo sviluppo economico in generale. I meccanismi di rafforzamento del controllo (Control-enhancing Mechanisms o CEM), come i TVR, offrono una potenziale soluzione, consentendo alle famiglie titolari di raccogliere capitale esterno senza perdere il controllo.

I TVR conferiscono diritti di voto aggiuntivi agli azionisti di lungo termine, incentivando così gli investimenti a lungo termine e la stabilità. In Italia, dove i TVR sono stati introdotti nel 2014, il tasso di adozione tra le società è passato dall'8% nel 2015 a oltre il 23% nel 2019. Lo studio rileva che le imprese più piccole, con vincoli finanziari e significative opportunità di investimento, hanno maggiori probabilità di adottare i TVR. È importante notare che le imprese familiari con un controllo fragile aumentano gli investimenti e l'emissione di azioni dopo l'adozione dei TVR, con un aumento medio dell'emissione di azioni del 3,7%. 

Inoltre, lo studio rivela che le imprese familiari che adottano i TVR aumentano di tre volte la rappresentanza degli azionisti di minoranza nei loro consigli di amministrazione e migliorano la distribuzione dei dividendi. Gli autori interpretano questi risultati come la prova che i proprietari familiari utilizzano i TVR per rassicurare gli azionisti esterni del loro impegno verso pratiche di governance corrette. Questa maggiore attrattiva per gli investitori esterni facilita l'emissione di nuove azioni e aumenta la performance dell'azienda.

I risultati di Imperatore e Pope suggeriscono che i TVR possono aiutare a risolvere il dilemma controllo-crescita nelle imprese a conduzione familiare, a vantaggio sia degli insider che degli outsider. La loro ricerca risponde allo scetticismo che circonda i CEM, dimostrando che i TVR possono sostenere una buona governance aziendale e migliorare le performance aziendali. Come concludono gli autori, “i nostri dati suggeriscono che l'adozione dei TVR può aiutare a risolvere il dilemma controllo-crescita nelle imprese a conduzione familiare, a vantaggio sia degli interni che degli esterni. I TVR non compromettono necessariamente il buon governo societario o la performance aziendale.”

CLAUDIA IMPERATORE

Bocconi University
Dipartimento di Accounting

PETER FRANCIS POPE

Bocconi University
Dipartimento di Accounting