Impegno, ascolto e rispetto le regole di Elisabetta Magistretti
Una vita all’insegna dell’indipendenza e nel rispetto dei propri limiti. Così Elisabetta Magistretti racconta la sua storia che l’ha portata a essere prima Direttore Centrale di UniCredit e poi consigliera di amministrazione non esecutiva di alcune società, tra cui ultimamente Brembo, Smeg e Mediobanca. Racconta: “Dopo il liceo classico ho scelto Economia e commercio in Bocconi. L’idea era di continuare nell’accademia, come suggeriva il mio professore del tempo. Ma è arrivata l’offerta per iniziare un lavoro realmente nuovo presso una società internazionale, erano i primi anni Settanta. Ho deciso di entrare in Arthur Andersen per fare audit. Con l’avviso chiarissimo e la conseguente responsabilità, che avrei potuto essere l’ultima donna che assumevano perché chi era entrata prima di me aveva lasciato molto velocemente perché l’impegno era piuttosto gravoso”.
Magistretti non si scoraggia e resta nella società dal 1972 al 2001 per poi passare in Unicredit. “Mi sono sempre impegnata nell’affrontare le novità imparando ogni giorno qualcosa e applicandomi al meglio delle mie possibilità. In cinquant’anni anni posso dire che ne ho visti di cambiamenti” aggiunge.
Di quegli anni Magistretti ricorda la mancanza di modelli femminili vicini. I colleghi erano quasi tutti uomini. “Noi boomer di oggi allora eravamo le prime a entrare in quel mercato del lavoro. Fatico a citare esempi calzanti di modelli femminili. Mi viene però in mente Marisa Bellisario da una parte e Madre Teresa di Calcutta, formidabili. Ah, e anche Meryl Streep”
dice sorridendo.
Ad aiutare nel tirar dritto nell’ambiente competitivo delle banche e non solo, una stella polare. Anzi tre. “L’impegno, l’ascolto e il rispetto per gli altri. Sono stati questi i valori che mi hanno accompagnato in tutto il mio percorso. Poi ho cercato sempre di acquisire dai miei colleghi più preparati e aggiornati di me, anche dai più giovani. Questo confronto mi era necessario per prendere serenamente le mie decisioni” aggiunge. La capacità sul campo fa il resto.
Poi, praticamente sulla via della pensione, ha deciso di ricominciare con un’esperienza nuova e non banale. Un coraggio che aiuta ad affrontare il mercato del lavoro a prescindere dall’età. Tra i titoli che raccontano il suo percorso c’è stato, tra il 2011 e il 2020, il ruolo di consigliera indipendente non esecutiva in Pirelli, Gefran e Luxottica.
Alle studentesse e agli studenti di oggi dice: “Anche se mi rendo assolutamente conto che la loro vita è molto più dura oggi di quanto non sia stata per la mia generazione, consiglio: ‘stay tuned’, ovvero ‘rimanete sintonizzati’”.
Oltre a impegnarsi con intelligenza ricordando sempre che la cosa più importante, nella vita professionale e non, “è mantenere un buon carattere”.