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Il Cleacc diventa maggiorenne

, di Benedetta Ciotto
Il 10 Novembre si festeggiano i 18 anni del Cleacc con una giornata di tavole rotonde sui temi dell'arte della cultura e dello spettacolo e incontri con alumni

Diciotto anni sono passati dalla nascita del corso di laurea triennale in Economia e management per arte, cultura e comunicazione (Cleacc), una ricorrenza che non può non essere festeggiata, "per avvalorare il percorso di crescita e stabilità del programma, per fare un bilancio di cosa è stato fatto in questi anni e, soprattutto, per pensare agli sviluppi futuri", precisa Francesca Beccacece, direttore del programma di laurea. La festa di compleanno del Cleacc sarà venerdì 10 Novembre: la giornata si aprirà alle 14,00 con un incontro nell'aula magna di via Gobbi che vedrà intervenire, oltre a Beccacece, il Rettore Gianmario Verona, Severino Salvemini (direttore Cleacc fino al 2011), Paola Dubini (direttore Cleacc dal 2011 al 2016) e, come keynote speaker, Eugenia Dubini, laureata Cleacc e fondatrice di NN Editore.

A seguire si terranno al Velodromo, in piazza Sraffa 13, quattro tavole rotonde di approfondimento aperte a tutti gli studenti Bocconi – non solo a quelli del Cleacc – che avranno come speaker diversi laureati che oggi lavorano nei settori dell'arte, dello spettacolo e della cultura: alle 15,45 in aula N02 si parlerà della coscienza dello storytelling, mentre in aula N03 di spettacolo dal vivo, comunità e cittadinanza; alle 17,45 in aula N02 si discuterà di rinascita dei media, in inglese, mentre in aula N03 di cittadinanza dell'arte. A chiudere la giornata di festeggiamenti ci saranno, alle 19,15, nel Foyer dell'aula magna Gobbi, uno speed date con i diversi alumni che prenderanno parte all'evento per raccontare i loro percorsi professionali, e alle 20,00, al Velodromo, una cena.

"Ci tengo a partecipare perché ho molto a cuore il Cleacc", dice Tommaso Tagliabue, laureato ora al secondo anno della laurea magistrale in Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment (ACME). "Il bello del Cleacc, oltre alla capacità di coniugare le discipline economiche a quelle umanistiche, è l'essere continuamente stimolati, sia dagli studenti, che hanno tutti gli interessi più disparati, che dai docenti e dalla didattica: al primo anno volevo lavorare nel settore dei musei, l'ultimo mi sono appassionato al cinema e al digital, e sono comunque convinto che questo percorso di studi mi aiuterà a realizzare i miei sogni". Come è effettivamente stato per Chiara Bonarrigo, che si è laureata nel 2016 e sarà uno degli speaker nella tavola rotonda dedicata allo spettacolo dal vivo: "La musica è sempre stata una mia passione che non volevo si limitasse a diventare un semplice passatempo, ecco perché ho fatto il Cleacc", spiega, "E ha funzionato, visto che oggi sono Brand partnership account nella sede italiana di Universal Music Group".