Il battitore conquista nuovi collezionisti
A dispetto di cataloghi d'asta spessi, omologati a un gusto globale e costellati da artisti blockbuster, raccolgono sempre più consensi alcuni esempi di diversificazione verso settori di nicchia, legati alle avanguardie storiche del Novecento. Sono le aste tematiche, nate dall'iniziativa di team che lavorano nei reparti di arte moderna e contemporanea di Christie's e Sotheby's, stimolati dalla domanda di segmenti di mercato sottovalutati.
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Ottavia Marchitelli |
Alla fine degli anni Novanta, si registrava una vivace richiesta di opere surrealiste; l'appetito dei collezionisti per Ernst, Dalí, Magritte, Miró era segnalato da risultati in crescita per i lotti inclusi nelle aste serali di arte moderna e impressionista. Cogliendo questa tendenza, Christie's annunciò nel 2001 la scelta di dedicare al movimento istituito da André Breton un catalogo, snello ma curato nei particolari e corredato da opere da museo. La scommessa è stata vinta e oggi The art of the surreal è un brand consolidato che ha raggiunto a febbraio un picco di 37 milioni di sterline, miglior totale di sempre. Importante il risultato ottenuto da Le corps de ma brune.., intrigante ed enigmatica peinture-poème eseguita da Miró a un anno dalla pubblicazione del Manifesto surrealista del 1924, e venduta per 16,8 milioni di sterline: record assoluto per un'opera surrealista. Altra opera di difficile lettura ma di immenso valore storico è il ritratto di Paul Eluard eseguito da Dalí nel 1929, quando i due si incontrarono; stimato da Sotheby's tra i 3,5 e i 5,5 milioni di sterline, ne ha realizzati 13,5. Il denominatore comune è la qualità e la ricercatezza delle opere; poco importa se il soggetto è meno commerciale di una natura morta cubista o di un paesaggio impressionista, se sfacciatamente erotico o irritante, e se non prospetta margini di guadagno immediati come certi artisti di tendenza; la potenza di un'opera rara e storicizzata convince i compratori in quanto capace di una crescita stabile. Simile è il caso dell'asta dedicata alle opere su carta dei maestri dell'arte impressionista e moderna, avviata nel 1998 a Londra da Christie's, che si rivolse a un segmento di mercato di nicchia e poco avvicinabile, fatto di compratori mossi da curiosità intellettuale e conoscenza della materia. Da allora Christie's ha raddoppiato quel segmento e raggiunto risultati clamorosi, come le 870.000 sterline spese per Mz 250, Grosser Tanz, un collage da intenditori eseguito da Kurt Schwitters nel 1921.Un successo siglato da cataloghi ricchi di nomi importanti, in grado di attrarre nuovi compratori stimolati dai prezzi accessibili, e di creare un dialogo con un'élite di collezionisti già esperti e attenti ad aspetti tecnici. Infine, se un movimento sottile come l'arte povera è riuscito a varcare i confini del mercato europeo, attirando le attenzioni dei maggiori collezionisti americani e dei più autorevoli musei del mondo, lo si deve anche ai successi delle Italian sale, progetto iniziato nel 1999 da Sotheby's. Tra gli artisti che più di tutti hanno tratto giovamento dalla visibilità conquistata vi è Alighiero Boetti, a cui la Tate dedica oggi un'importante retrospettiva. Sempre a Londra, è comparsa in asta nel 2008 una delle opere italiane più rare: il Ponte (1968) di Pino Pascali. Allora Christie's non era riuscita a trovare un compratore, salvo poi annunciarne la vendita dopo asta al MoMA, che non si è fatto sfuggire l'occasione di aggiudicarsi un pezzo di tale prestigio ad un prezzo accessibile. Un ponte verso nuovi successi?