I sogni di Hafsa, Dikonzo e Lea
Una vita da rifugiati quella vissuta da Hafsa, Dikonzo e Lea prima di arrivare in Italia, e in Bocconi, attraverso il progetto Unicore, University Corridors for Refugees, realizzato con UNHCR. Ora possono studiare e realizzare i loro sogni, e quelli delle loro famiglie, grazie al sostegno di Bocconi e degli oltre 800 donatori che hanno reso possibile realizzare le borse di studio in memoria di Luca Attanasio, l'alumnus e ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo, vittima dell'agguato a Kibumba il 22 febbraio 2021 (la cui figura ed esperienza verrà ricordata nell'evento organizzato da Bocconi Students for Diplomacy and International Cooperation e Res Ethica lunedì 20 febbraio alle 18).
"L'investimento nella mia istruzione non riguarda solo me, ma anche la mia famiglia, la mia comunità, il mio Paese e il mondo intero. Credo che completare i miei studi alla Bocconi mi renderà un eroe della mia famiglia", racconta Dikonzo Akili, concolese, che dopo aver vissuto per 12 anni in un campo profughi in Malawi insieme alla sua famiglia ora frequenta il master of science in Economics and Management of Government and International Organizations. "Nelson Mandela una volta disse: "Sogno un luogo dove tutte le persone di tutte le razze lavorino insieme in armonia". Sto vivendo e sperimentando proprio quel luogo qui in Bocconi".
A causa della guerra civile, i genitori di Hafsa Nagawa, ora studentessa del master of science in Marketing Management, sono scappati dai loro Paesi (la mamma è ruandese mentre il padre è del Burundi) in Tanzania, dove è nata Hafsa, e poi in un campo profughi in Mozambico, dove Hafsa è riuscita a laurearsi studiando di sera e lavorando di giorno per aiutare la famiglia. "Sono davvero grata alla Bocconi e a chi sta contribuendo a finanziare i miei studi: mi state aiutando a realizzare il mio sogno".
Il sogno di Lea Christine Itumu Kikora, congolese che ha vissuto come rifugiata in Camerun per tutta la vita, è diventare un'imprenditrice e impegnarsi in attività umanitarie: "non solo perché so come ci si sente ad essere vulnerabili, ma anche per il piacere che dà quando si è in grado di aiutare qualcuno. Questa borsa di studi, prosegue Lea, che dopo la laurea in ingegneria civile ora in Bocconi frequenta Economics and Management of Government and International Organizations, "è una grande opportunità per costruire un futuro più luminoso. Il fatto che qualcuno abbia deciso di sostenere i nostri studi significa portare luce e speranza a tante famiglie."
Le storie di Hafsa, Dikonzo e Lea si aggiungono a quelle di Matthias Georges Benoiton, nato in Mozambico nel 2002, al secondo anno del bachelor in Economia aziendale e management, e Jessica Obi Kalu, nigeriana, iscritta al secondo anno del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, anche loro beneficiari delle borse di studio in memoria di Luca Attanasio che con il suo impegno come diplomatico e in progetti umanitari per la società civile africana ha sempre voluto contribuire a "ridisegnare il mondo", come disse nell'ottobre del 2020 quando gli fu assegnato il Premio internazionale Nassiriya per la Pace.