Contatti
Università

I magnifici sette

, di Davide Ripamonti
Sette studenti iscritti all'Universita' Bocconi hanno ricevuto al Quirinale il riconoscimento di Alfieri del Lavoro, conferito ogni anno a 25 studenti che hanno terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti

Sono sette gli iscritti all'Università Bocconi che martedì 26 ottobre, al Quirinale, sono stati insigniti dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del titolo di Alfieri del Lavoro, un riconoscimento istituito nel 1961 dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e destinato ogni anno a premiare i 25 migliori studenti d'Italia, segnalati dai presidi delle scuole di tutto il paese, che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti.
Quest'anno i premiati con la Medaglia del Presidente della Repubblica sono stati il doppio, perché si sono celebrati i 25 migliori studenti dell'anno 2020 (cerimonia lo scorso anno rinviata causa pandemia) e quelli del 2021.
Tra di loro, i bocconiani: Diego Pastour, Giulia Russo, Leonardo Scaglione, Lucia Schiavone, Alessandro Tasca, Edoardo Toma, Ilaria Villa.

Diego Pastour, di Hône (Aosta), iscritto al II anno del Cleam: "La carriera manageriale nell'ambito della finanza è quello che mi prefiggo di raggiungere, anche se al momento mi tengo aperte tutte le strade. Lo studio mi è sempre piaciuto, ho voglia di imparare e di conoscere. E in Bocconi, sia dal confronto con gli altri studenti sia in aula con i professori, si impara qualcosa di nuovo ogni giorno. Una cosa divertente della cerimonia di premiazione è stato quando il ministro Giancarlo Giorgetti, laureato in Bocconi, si è avvicinato a noi e ha chiesto: 'Chi sono i bocconiani tra voi?'"

Giulia Russo, di San Giovanni Rotondo (Foggia), iscritta al I anno Cleam: "Il momento più emozionante della cerimonia quando il Presidente ci ha consegnato la medaglia, quello più divertente quando il ministro all'Istruzione, Patrizio Bianchi, ci ha dato il 'cinque'. E' stata una giornata bellissima, esaltante. Così come esaltanti sono stati questi miei primi mesi alla Bocconi. Un ambiente dove la cosa che cogli maggiormente è il senso di appartenenza, che ti viene trasmesso in prima battuta proprio dai docenti. Gli studi di management sono quelli che mi appassionano maggiormente, è in questa direzione che immagino il mio futuro".

Leonardo Scaglione, di Canelli (Asti), iscritto al I anno di Giurisprudenza: "Mi sono iscritto a Giurisprudenza in Bocconi perché è un corso di laurea innovativo, all'interno di un'università molto aperta e internazionale. Il mio obiettivo, che coltivo fin da piccolo, è quello di lavorare in futuro in qualche grande organizzazione internazionale o di intraprendere la carriera diplomatica. Oppure, perché no?, mi piacerebbe insegnare, nella scuola superiore o all'università".

Lucia Schiavone, di Rende (Cosenza), I anno Clef: "Sono cresciuta con due genitori laureati in Economia e commercio e, anche se ho fatto il liceo classico, questa strada era un po' nel mio destino. Ho scelto il Clef sia per il piano di studi sia perché dal terzo anno in poi prevede la possibilità di proseguire in inglese, un plus per me fondamentale. La Bocconi in questi primi mesi mi ha colpito per la sua organizzazione, per i servizi che offre e ovviamente per la qualità della didattica. Per quanto riguarda il riconoscimento, io tendo a razionalizzare molto e quindi non ho vissuto i giorni precedenti con particolare ansia. Ma quando mi sono trovata a sfilare davanti al presidente la mia razionalità ha lasciato spazio a una grande emozione".

Alessandro Tasca, di Caltagirone (Catania), iscritto al I anno del Cleam: "L'economia è un pallino che ho fin da piccolo, poi crescendo ho affinato le mie passioni e mi vedo in futuro a gestire un'azienda. In Bocconi sto trovando un ambiente dinamico ed eterogeneo, che stimola la competizione in senso positivo e leale, che porta tutti a migliorarsi. I miei risultati scolastici sono la conseguenza della passione per lo studio, ma la vita da universitario lascia spazio anche per altre cose, come la lettura, thriller in particolare, e lo sport".

Edoardo Toma, di Casarano (Lecce), iscritto al secondo anno del Biem: "Ho scelto la Bocconi e questo corso perché sono attratto dal mondo dell'impresa, in particolare dal modello di un'impresa che sia utile allo sviluppo della società. Non ho però ancora chiaro quale settore in particolare faccia per me. Per chiarirmi le idee aspetto i primi stage. Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato in questo primo anno è stata la disponibilità totale del corpo docente verso gli studenti e le loro richieste. Ma anche il fatto che sia un'università al passo con i tempi, il corso di phyton ne è un esempio concreto. La cerimonia a Roma è stata emozionante nel complesso, il momento che ho apprezzato di più è stato quando, alla fine, abbiamo potuto parlare brevemente con in Cavalieri del Lavoro. Un assaggio di quello che ci aspetta in futuro".

Ilaria Villa, di Milano, iscritta al I anno del Cleam: "Ho scelto economia perché la ritengo una disciplina capace di coniugare gli aspetti matematici, quantitativi, con quelli sociali e umanistici. E quindi di aprirmi molte opportunità per il futuro. Lo studio è sempre stato una grande passione, ma non ha mai occupato tutto il mio tempo. Oltre alle normali passioni, come la musica e le serate con gli amici, ho svolto attività di volontariato presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, in particolare in favore di persone con disabilità. Un'esperienza bellissima. Della cerimonia al Quirinale posso dire che ho provato una grande emozione, così forte che alcuni momenti li ho vissuti quasi in apnea, al punto che adesso, a pochissimi giorni di distanza, quasi non li ricordo più".